“Museo per tutti”. E ora Venezia è visibile per davvero
- ROMA - Si chiama "Museo per tutti" ed è un progetto che permette ai non vedenti di poter accedere alle meraviglie artistiche della cinquantasettesima esposizione internazionale d'arte della Biennale di Venezia. Da giugno saranno organizzate visite guidate per piccoli gruppi di persone con disabilità intellettiva. La prima esperienza condivisibile è "Catalonia in Venice 2017. La venezia che non si vede", curata della critica d'arte basca Mery Cuesta e del ricercatore catalano Roc Parés. Attraverso l'applicazione BlindWiki saranno disponibili diversi audiolibri redatti in italiano, catalano e spagnolo, che riportano spiegazioni semplificate della Biennale. Ideata dall'artista spagnolo Antoni Abad, l'app fornisce una storia sociale di tutto il catalogo dell'esposizione, che aiuta così le persone con disabilità a comprendere tutto il contesto. La descrizione dell'intera opera d'arte è stata invece realizzata con i simboli della "comunicazione aumentata alternativa".
“Siamo molto contenti che il Progetto Museo per tutti abbia la possibilità di farsi conoscere in una vetrina tanto prestigiosa - afferma Carlo Riva,responsabile del progetto - Catalonia in Venice riesce a mettere in luce il tema dell'accessibilità universale”. Una tema particolarmente a cuore per Carlo Riva, direttore dell'associazione "L'abilità Onlus", che ci spiega come la possibilità di poter vivere e comprendere il significato di un'opera debba essere estesa a tutti: «La piena fruizione della bellezza di un’opera d’arte, e la partecipazione sociale al suo divenire, migliora la qualità della vita delle persone con disabilità. 'Catalonia in Venice' cerca di costruire una nuova società dove tutti condividono cultura e senso di comunità”. E così Venezia inizia pian piano ad essere visibile davvero per tutti. (Paolo Cocu)