29 novembre 2018 ore: 13:35
Disabilità

“Nessuno resti indietro”: il monito dell'Onu per la Giornata della disabilità

Garantire la piena e paritaria partecipazione di tutte le persone con disabilità nei diversi ambiti della società, a partire dalla progettazione e realizzazione di spazi urbani, infrastrutture e servizi che siano inclusivi. Se ne parla il 3 dicembre, al quartier generale delle Nazioni Unite
onu logo giornata disabilità 2018
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ROMA – “Nessuno sia lasciato indietro”: è questo monito dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile che risuonerà il 3 dicembre in tutto il mondo, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità.- Un monito ambizioso che, quando si parla di disabilità assume un significato, un valore e una complessità ancora maggiori. “Responsabilizzare le persone con disabilità e garantire inclusione e uguaglianza” è il tema scelto per la Giornata di quest'anno, che punta l'attenzione sul ruolo attivo che le persone con disabilità devono avere nella costruzione di un percorso di sviluppo che sia, oltre che sostenibile, anche equo e inclusivo. 

“L'Agenda 2030, impegnandosi a 'non lasciare nessuno indietro', è un ambizioso piano di azione della comunità internazionale verso un mondo pacifico e prospero, dove la dignità della persona e l'uguaglianza tra tutti sono applicate come principio fondamentale, trasversale ai tre pilastri del lavoro delle Nazioni Unite: sviluppo, diritti umani, pace e sicurezza – si legge nel documento che l'Onu ha diffuso oggi – Questo principio è fondamentale per garantire la piena e paritaria partecipazione di tutte le persone con disabilità nei diversi ambiti della società e per creare ambienti abilitanti da, per e con le persone con disabilità”. 

In questo processo, l'attenzione allo spazio urbano e alla sua organizzazione riveste un ruolo fondamentale. “Più della metà della popolazione mondiale vive attualmente in aree urbane. Entro il 2050, quella cifra sarà salire a 6,5 miliardi di persone – ricorda l'Onu - Lo sviluppo sostenibile non può essere raggiunto senza trasformare significativamente il modo in cui costruiamo e gestiamo i nostri spazi urbani. L'Agenda 2030 attribuisce grande importanza alle questioni relative all'urbanizzazione sostenibile, in particolare all'obiettivo 11: rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili. La conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo urbano sostenibile (Habitat III), che si è tenuta a Quito, in Ecuador nel 2016, ha riconosciuto importanza all'adozione di un approccio 'smart-city' che sfrutti le opportunità offerte dalla digitalizzazione, energia pulita e tecnologie, nonché tecnologie di trasporto innovative che consentano alle città di ottimizzare la loro fornitura di servizi. La New Urban Agenda ha riconosciuto che nel futuro le città, i villaggi, le città e le infrastrutture e i servizi urbani di base dovranno essere più accessibili dal punto di vista ambientale, 'user-friendly' e inclusive rispetto alle esigenze di tutte le persone”. 

Saranno questi dunque i principi e i temi che saranno declinati durante l'incontro in programma per il 3 dicembre presso il quartier generale dell'Onu. La mattinata sarà dedicata alla “Realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile da parte, per e con persone con disabilità" e saranno analizzati i progressi compiuti ed esplorate strategie per potenziare ulteriormente le persone con disabilità. Sarà inoltre lanciato il primo Rapporto dell'Onu su disabilità e sviluppo. Nel pomeriggio, ci si concentrerà su "Città accessibili per tutti" come elementi chiave per ridurre le disuguaglianze e consentire alle persone di vivere ambienti sani accessibili, utilizzabili e amichevoli. L'evento prenderà in esame l'obiettivo 11 dell'Agenda 2030, offrendo ai sindaci uno spazio di confronto su soluzioni innovative e buone pratiche di pianificazione urbana inclusiva.

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