3 maggio 2016 ore: 16:25
Immigrazione

"No ai muri, sì all’accoglienza", a Pozzallo la seconda edizione di Sabir

Il festival organizzato da Arci, Caritas, A Buon diritto, Asgi, Carta di Roma e Acli si svolgerà dal 12 al 15 maggio. Si ricorderà Giulio Regeni chiedendo che l’Egitto sia inserito nella lista dei paesi non sicuri. Tra gli eventi: un incontro con i sindaci di frontiera, una marcia contro chi respinge e la visita della presidente della Camera, Laura Boldrini
Sabir festival 2016
Sabir festival 2016

ROMA – Tre giorni di incontri, dibattiti e manifestazioni, per richiamare l’attenzione delle istituzioni sui temi dell’immigrazione e dell’accoglienza. Si svolgerà dal 12 al 15 maggio, a Pozzallo (in provincia di Ragusa), la seconda edizione di Sabir, il festival promosso da Arci, Caritas, A Buon diritto, Asgi, Carta di Roma e Acli, e organizzato in collaborazione con il comune di Pozzallo, con il patrocinio di Anci e la partnership di Tgr. Dopo Lampedusa, quest'anno la società civile ha scelto un altro luogo di approdo di migranti, ponte tra culture nel bacino del Mediterraneo, ma anche sede di uno degli hotspot attivi in Italia, per sottolineare le scelte ingiuste delle politiche europee. Durante la manifestazione, si ricorderà inoltre Giulio Regeni, continuando a chiedere verità e giustizia per la sua barbara uccisione.

- La società civile con voce sola: “no ai muri, sì all’accoglienza”. “Sabir un tempo era la lingua parlata dai pescatori nei porti del Mediterraneo, oggi attraverso questo festival anche la società civile vuole parlare con una lingua comune, costruire analisi ed iniziative. E Pozzallo è il posto giusto dove farlo - sottolinea Filippo Miraglia, vicepresidente di Arci -. A livello istituzionale vediamo solo frammentazione ed egoismo, anche per questo in chiusura del festival organizzeremo una manifestazione di piazza contro tutti i muri e contro le scelte ingiuste dei governi europei”. Anche per Oliviero Forti, responsabile immigrazione di Caritas italiana, Sabir è innanzitutto un luogo di incontro e di condivisione: “abbiamo scelto Pozzallo, dopo Lampedusa, anche per raccontare i simboli meno noti dell’accoglienza – spiega-. Non vogliamo che la notorietà certamente meritata di questa piccola isola oscuri chi sta lavorando allo stesso modo con abnegazione e forza”. Forti ha ricordato che Arci e Caritas, attraverso la gestione di centri Sprar e Cas, da sole assicurano 1/3 di tutti i posti per l’accoglienza dei migranti: “vogliamo lanciare un segnale forte di accoglienza proseguendo sulla scia dei gesti fatti da Papa Francesco a Lesbo”.  Antonio Russo delle Acli parla dell'iniziativa come uno dei primi “stati generali dell’immigrazione”: “con le altre associazioni abbiamo un percorso che ci accomuna e che vogliamo proseguire rimettendo al centro i diritti umani”.

Giustizia per Giulio Regeni: “Egitto sia dichiarato paese non sicuro”. E proprio in tema di diritti umani da Pozzallo verrà lanciato un appello per chiedere verità e giustizia sulla barbara uccisione in Egitto del ricercatore italiano Giulio Regeni. “Mi piacerebbe che nel corso di Sabir siano dedicati molti pensieri a Giulio, vittima di un’ingiustizia – sottolinea il senatore Luigi Manconi, presidente di A buon diritto e della Commissione diritti umani al Senato. Proprio Manconi ha lanciato una petizione per chiedere che l’Italia sia tra i primi paesi a inserire l’Egitto nella lista dei paesi non sicuri. “L’Egitto non è stato un paese sicuro per Giulio, non lo è per migliaia di egiziani, e non lo è neanche per quei profughi che dopo essere arrivati sulle nostre coste rimpatriamo proprio grazie a un accordo con il governo del Cairo. Oggi  quel patto dovrebbe essere perlomeno sospeso o congelato”. Anche Francesca Chiavacci, presidente di Arci, ha ribadito l’attenzione che durante il festival sarà dedicata alla vicenda del giovane ricercatore italiano: “abbiamo pensato di ospitare due esperti di diritti umani del Cairo – sottolinea –, ci sarà anche un rappresentante dell’opposizione siriana, sarà una sorta di consesso di diplomazia internazionale”. Il sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, inoltre, esporrà lo striscione con la scritta “Verità e giustizia per Giulio Regeni”, sul palazzo comunale dedicato a Giorgio La Pira.

Durante i tre giorni sono previsti dibattiti e corsi di formazione. Tra gli appuntamenti più significativi: l'incontro della presidente della Camera Laura Boldrini con le scuole di Pozzallo. Sempre il 13 ci sarà una tavola rotonda con i sindaci di "frontiera": quelli di Pozzallo, Lampedusa, Riace, Ventimiglia e Grande Syrthe (regione a nord di Calais). Domenica 15 giugno si terrà invece una marcia contro tutti i muri nella piazza di Pozzallo.  (ec)

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