15 maggio 2015 ore: 11:23
Salute

"On cooking", la buona cucina contro gli effetti della chemioterapia

Trenta ricette firmate dalla Società italiana di nutrizione umana e dallo chef Max Mariola per non perdere l'appetito e la voglia di condividere i piaceri della tavola anche durante la chemioterapia
Cucinare, uomo che taglia pomodori, cuoco

Roma - Trenta ricette firmate dalla Societa' italiana di Nutrizione Umana e dallo chef Max Mariola per non perdere l'appetito e la voglia di condividere i piaceri della tavola anche durante la chemioterapia: la buona alimentazione, insieme alle terapie di supporto, puo' aiutare i pazienti oncologici a controllare fastidiosi effetti collaterali come anemia, diarrea, nausea, stitichezza e stomatite. È questa la filosofia alla base di 'On Cooking', un progetto educazionale promosso da Salute Donna onlus e Walce Onlus, in collaborazione con la Societa' italiana di nutrizione umana e con il sostegno non condizionato di Msd Italia, che verra' presentato nell'ambito della 'Race for the Cure', la manifestazione contro il tumore del seno promossa dalla Susan G. Komen Italia, che si svolgera' a Roma da domani fino al 17 maggio.

"Salute Donna onlus- dice Annamaria Mancuso, presidente dell'Associazione - ha accolto con entusiasmo 'On Cooking' e ha deciso di promuovere questa iniziativa perche' quando si sperimenta per la prima volta il tumore si deve imparare a conviverci nel migliore dei modi. Oggi, grazie anche alle terapie disponibili, la battaglia contro il cancro si puo' vincere. Il percorso di cura, pero', puo' essere lungo e pesante anche a causa degli effetti collaterali della chemioterapia, in particolare nausea e vomito: per riuscire a controllarli, oltre alle fondamentali terapie di supporto, e' importante, come evidenziano molti studi clinici, mettere in atto un corretto regime alimentare".

I farmaci utilizzati nella chemioterapia, fanno sapere gli esperti, "possono esercitare un'azione tossica sull'apparato digerente dando luogo a numerosi effetti collaterali che rendono difficile alimentarsi in maniera adeguata. A volte anche piccole porzioni di cibo o di bevande non adatte per i pazienti possono procurare fastidio e aumentano l'inappetenza. Al contrario, una corretta alimentazione puo' mitigare gli effetti delle terapie e incidere in modo rilevante sulla qualita' di vita dei pazienti". Spiega Silvia Novello, professore associato presso il dipartimento di Oncologia all'Universita' degli Studi di Torino e Presidente di Walce Onlus: "Nausea e vomito, diarrea o stitichezza, mucositi e stomatiti, e stanchezza sono i principali effetti collaterali, la cui intensita' cambia a seconda del paziente e del tipo di farmaco utilizzato. In realta' si tratta di sintomi che possono essere ben controllati e gestiti, oltre che con le terapie di supporto, attraverso una serie di accorgimenti che vengono messi in atto con la dieta".

La perdita di appetito causata dagli effetti collaterali, infatti, puo' comportare anche una diminuzione di peso che non giova ai pazienti in un momento in cui hanno bisogno di tutte le loro energie per contrastare il tumore. Ed e' per questo gli oncologi considerano la gestione degli effetti collaterali parte integrante della terapia contro il cancro. "La nausea e il vomito sono alcuni tra gli effetti collaterali piu' temuti e patiti dai pazienti in chemioterapia- sottolinea Paolo Marchetti, professore ordinario di Oncologia medica, direttore di U.O.C. Oncologia medica dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Sant'Andrea di Roma- rispetto alla qualita' di vita, gli studi ormai sono molto chiari: ripetute evidenze scientifiche ci dicono che il vomito da chemioterapia e' il sintomo che ha il piu' alto grado di impatto sulla qualita' di vita dei pazienti e sullo svolgimento delle loro attivita' quotidiane. La corretta applicazione delle linee guida nazionali ed internazionali sulla gestione di questi effetti, e' molto importante non solo ai fini del miglioramento della qualita' di vita dei pazienti, cosa peraltro fondamentale, ma anche rispetto alla possibilita' dell'oncologo di gestire al meglio la terapia".

Impostare dunque un programma alimentare sano ed equilibrato sotto il profilo dell'apporto proteico, vitaminico e calorico, ma anche appetibile e gustoso, aggiungono gli esperti, "costituisce un valido ausilio nel percorso terapeutico in grado di ridurre le complicanze legate alle terapie oncologiche e contribuire al benessere del paziente, soprattutto restituendogli il piacere di condividere con i propri cari un momento importante come quello dei pasti". Le evidenze cliniche, sottolinea Alessandro Casini, professore di Nutrizione Umana e Gastroenterologia, Scuola di Scienze della Salute Umana all'Universita' degli studi di Firenze- dimostrano che una buona e variata alimentazione possa aiutare moltissimo i pazienti in trattamento a superare gli effetti collaterali da chemioterapia, effetti che hanno come bersaglio proprio l'apparato digerente".

Nell'ambito del progetto On Cooking sono stati identificati i 5 effetti collaterali piu' frequenti della chemioterapia: nausea/vomito, stomatite, stitichezza/diarrea, anemia. La Societa' italiana di Nutrizione Umana (Sinu), sulla base di questi effetti ha identificato ricette specifiche per ciascun sintomo. Alcune di queste ricette sono state rielaborate e realizzate dal famoso chef Max Mariola volto televisivo di Gambero Rosso Channel. "Mettersi a tavola, unisce e fa stare in allegria. La prima regola e' cucinare gli stessi piatti per tutti i componenti della famiglia, non c'e' niente di peggio che far sentire diverso chi vive gia' una situazione drammatica come il tumore- commenta lo chef Max Mariola- La seconda regola e': cucina espressa con cotture leggere, piu' fresca, piu' gustosa, piu' ricca delle proprieta' originali degli ingredienti".

Terza regola, infine, semplicita' e fantasia "per ricreare odori e sapori che ci riportino all'infanzia. Evitare gli esperimenti e gli abbinamenti non collaudati. Nella scelta dei diversi cibi seguire la stagionalita', utilizzare un olio extravergine d'oliva di qualita', pasta semi-industriale e buone conserve. Poche semplici regole- conclude lo chef- e il piatto sano e appetitoso e' pronto".

(DIRE)

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