"Ri-prendere", a Imola un corso di fotografia artistica per i pazienti
- IMOLA (Bologna) - Favorire la capacità di ripresa degli ospiti dell’Ospedale di riabilitazione di Montecatone di Imola, nel bolognese, attraverso la fotografia. È l’obiettivo di “Ri-prendere”, il progetto che vedrà impegnati i fotografi Anna Rosati e Gabriele Fiolo, entrambi con esperienza nel sociale, a insegnare le basi della fotografia a tutti i pazienti interessati della struttura specializzata nella riabilitazione intensiva delle persone con gravi lesioni midollari o cerebrali. Il titolo del progetto “Ri-prendere” richiama l’opportunità di riprendere in mano la propria vita, ritrovare fiducia in se stessi, ricominciare, proseguire con nuovi stimoli. E la fotografia, grazie alla capacità di riprodurre pezzi di realtà riconoscibile, può essere un valido strumento di comunicazione in situazioni particolari, come quelle che vivono gli ospiti di Montecatone, e un supporto alla sola espressione verbale. “A Montecatone è fondamentale integrare il lungo percorso riabilitativo con momenti che possano incentivare le persone a ricordarsi che non sono solo pazienti”, spiegano dall’ospedale. Il corso di fotografia va ad aggiungersi ai laboratori più collaudati di musica, pittura e oggettistica. “I laboratori sono momenti di leggerezza per le persone che devono ricostruirsi una vita dopo una lesione midollare o cerebrale”.
Obiettivo del corso è realizzare foto artistiche, “ci sarà una parte iniziale sulla tecnica fotografica, ma ci piacerebbe dare ai partecipanti stimoli per la creatività”, spiega Gabriele Fiolo che assicura che anche chi non ha la possibilità di scattare potrà partecipare, “saremo noi a guidarli”. Il laboratorio sarà realizzato con il supporto degli educatori professionali dell’Ospedale di Montecatone e in collaborazione con l’Associazione Willy the king group che, da anni, tramite il fondatore William Boselli, collabora con la struttura.
“Per l’ospedale i laboratori sono un ponte tra la fase riabilitativa e il ritorno a casa, visto che possono trasformarsi in un futuro hobby o anche in un lavoro – spiega Claudia Corsolini, coordinatrice del Programma Abilitazione e vita indipendente di Montecatone – La lunga collaborazione dei formatori con Willy the king group garantisce che la tecnica fotografica sarà abbinata a uno stile scanzonato e all’attenzione alle diverse abilità dei partecipanti, permettendo anche alle persone tetraplegiche di partecipare”.
A conclusione del percorso le opere realizzate dai partecipanti saranno raccolte e pubblicate in un libro d’arte con i testi di Roberta Caldin, referente scientifico del progetto e docente del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna, e la collaborazione di Azzurra Immediato che curerà i testi critici sulle immagini. L’obiettivo è anche esporre le migliori opere in una mostra collettiva.