"Rod on the road", in sedia a ruote per 68 chilometri sulla Greenway del fiume Sile
TREVISO – Sessantotto chilometri in carrozzina elettrica per valutare l’accessibilità ai disabili dei percorsi ciclopedonali e promuovere il turismo inclusivo nel contesto ambientale del territorio veneto. È questa la nuova sfida lanciata per oggi (in caso di maltempo sarà posticipata al 14) da Rodolfo Dalla Mora, disability manager di alcune realtà della zona, tra cui il Comune di Treviso, e presidente di Sidima, la Società italiana disability manager. L’obiettivo del progetto è duplice: effettuare una valutazione tecnica dell’accessibilità di un percorso turistico apprezzato – anche grazie all’azione di un drone – e promuovere il turismo inclusivo.
“Si tratta del primo esempio sperimentale di rilevazione sul campo – spiega il disability manager –. Questo percorso è stato supportato da numerose amministrazioni e vuole essere l’inizio di un progetto su ampia scala per favorire il disability management e promuovere un tipo di turismo accessibile veramente a tutti”. Lungo il percorso, che si snoderà da Cavallino fino a Ponte Dante lungo il tracciato ciclopedonale che segue il corso del fiume Sile dalla Laguna a Treviso (la cosiddetta Greenway del Sile), Dalla Mora e alcuni esponenti dell’amministrazione comunale incontreranno i rappresentanti dei Comuni che hanno patrocinato il progetto con Ulss 2 Marca Trevigiana e UIss 4 Veneto Orientale. Sarà presente anche una navetta per l’assistenza tecnica e sanitaria.
L’appuntamento da Cavallino a Treviso non è che il primo step di un progetto più ampio che va sotto il nome di “Rod on the road”, nato per promuovere la cultura del disability management e creare una continuità tra le politiche di promozione e la tutela dei diritti delle persone con disabilità. Rodolfo Dalla Mora (il Rod del titolo è riferito proprio a lui) effettuerà delle valutazioni tecniche sull’accessibilità dei percorsi turistico ambientali. La rilevazione sarà effettuata in modalità geolocalizzata grazie al supporto dei tecnici Massimo Zanon e Paolo Biscaro. “Rod on the Road” nasce da una collaborazione tra la Sidima, Comune di Treviso, Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione di Motta di Livenza, Ulss 2 Trevigiana e Ulss 4 del Veneto Orientale.
“Dico sempre che quello che va riabilitato non è solo l’uomo, ma anche il territorio – spiega Dalla Mora –. L’accessibilità non è solo un obiettivo da raggiungere attraverso accorgimenti di carattere architettonico, ma soprattutto un obiettivo sociale, civile, culturale e democratico. Il diritto al movimento e al viaggio deve essere garantito anche alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Se analizziamo l’ambito turistico, si osserva uno sviluppo sempre maggiore di un sistema integrato di policy e strategie tra pubblico e privato, dove la piena e completa fruibilità da parte di tutti può diventare un fattore di scelta al pari del prezzo e della qualità”.