26 novembre 2017 ore: 11:59
Giustizia

“Scarpette rosse in carcere”: proiezioni e dibattiti contro la violenza sulle donne

Ad Ascoli l’iniziativa che ha coinvolto detenuti, operatori e volontari. Confronto sul modo migliore per prevenire gli episodi di violenza
Teresa Valiani Scarpe rosse
Scarpe rosse

ASCOLI PICENO – Due paia di scarpe rosse spezzano l’immobilità del luogo e campeggiano cariche di luce e significato sotto la targa che separa a chiare lettere il mondo dei liberi da quello dei reclusi, indicando la Casa circondariale di Ascoli Piceno. Le scarpe stanno lì a rappresentare la giornata nazionale contro la violenza sulle donne e, per rimarcare il messaggio, altre lettere, a fianco, sottolineano da una locandina che “la violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci”, citando Isaac Asimov.

E’ così che anche il carcere, luogo per eccellenza preposto a contenere ogni tipo di sopraffazione, si fa carico di una spinta che mai come in questi anni sente il bisogno di emergere. Anche l’istituto di Ascoli Piceno, come moltissimi in Italia, ha aderito all’iniziativa nazionale “Scarpette rosse in carcere” promossa dal Comitato pari opportunità della polizia penitenziaria (Cpo) che ha invitato carceri e sedi di Uepe, Prap, Dap e Isspe a partecipare alla giornata di sensibilizzazione “con una azione simbolica rivolta all’esterno delle mura”.

“Tante targhe – si legge in una nota della scorsa edizione – sono state viste dai passanti come segno che l’amministrazione penitenziaria partecipa a questa battaglia di civiltà. L’iniziativa è vissuta come occasione di incontro fra il personale, nella consapevolezza del ruolo decisivo che tutti gli operatori e anche la polizia penitenziaria svolgono attraverso il trattamento per il recupero sociale degli uomini violenti, dei sex offenders (persone detenute per reati di natura sessuale ndr), per prevenire la recidiva e tutelare le vittime e l’intera collettività da questi gravissimi reati”.
Quest’anno, il Cpo ha promosso anche la tavola rotonda “Percorsi per una rete contro la violenza sulle donne” che si è tenuta giovedì scorso nell’Aula Minervini del  Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria. Aderendo all’invito nazionale, ogni istituto, poi, ha promosso iniziative ed eventi interni.

Ad Ascoli Piceno è stata anche organizzata una proiezione a tema seguita da un dibattito e dalla discussione sul delicato argomento. Detenuti, operatori e volontari si sono confrontati sul modo migliore per prevenire e affrontare situazioni che spesso partono proprio dall’ambiente familiare. L’associazione “Blow Up”, attiva al Marino da molti anni, ha proposto la visione di “North country – storia di Josey”, di Niki Caro (Usa 2005), con Charlize Theron, tratto da una storia vera.
“Crediamo – ha commentato la direttrice del carcere, Lucia Di Feliciantonio – che queste giornate siano molto importanti per non abbassare mai la guardia e continuare a sensibilizzare giovani e meno giovani su un tema che ci riguarda tutti, da vicino. Molto più di quanto possiamo immaginare”. (Teresa Valiani)

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