7 maggio 2021 ore: 11:06
Salute

“Sentieri di cura post Covid-19”, al via l’11ª edizione del Caregiver Day

Tutti i venerdì di maggio, 4 webinar pomeridiani per parlare di cura e di chi si prende cura: “La pandemia ha dimostrato quanto il ruolo dei caregiver vada riconosciuto, valorizzato ma anche riprogettato”. Gli eventi sono realizzati dalla cooperativa sociale Anziani e Non Solo
Caregiver. Mani che si prendono cura

CARPI (Modena) - “È trascorso un lungo, difficile anno in cui la pandemia ha cambiato profondamente le nostre esistenze. La cura ha mostrato di essere essenziale nel dare speranza, accoglienza, sostegno. E proprio per questo il prendersi cura va riconosciuto, sostenuto, valorizzato, ma anche riprogettato, riconnesso, integrato nelle nostre vite. Un lavoro di cura sostenibile attraverso servizi di prossimità e welfare di comunità, tra generi e generazioni, tra casa e lavoro, tra distanza e presenza, tra tecnologia e contatto in presenza”. La cooperativa sociale Anziani e Non Solo riassume così il senso dell’undicesima edizione del Caregiver Day, le giornate dedicate al familiare che si prende cura di un proprio caro. Tutti i venerdì del mese di maggio (7, 14, 21 e 28), dalle 15 alle 17, avranno luogo 4 webinar ad accesso gratuito previa iscrizione. Gli eventi, come detto, saranno realizzati da Anziani e Non Solo con il sostegno dell’Unione dei Comuni delle Terre d’Argine e il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, da Carer Apd Associazione dei Caregiver Familiari dell’Emilia-Romagna e Ausl Modena. Quattro incontri di confronto tra caregiver familiari, associazionismo, operatori e gestori dei servizi e policy makers “per ridisegnare un welfare centrato su bisogni, pratiche, competenze di cura, per ricostruire relazioni e legami, per ripartire insieme nella consapevolezza della nostra fragilità e del valore individuale, familiare e sociale del dare e ricevere cura. Daremo corpo a un nuovo paradigma di cura”, spiega Anziani e Non Solo.

Il primo appuntamento è in calendario il 7 maggio, con la lezione magistrale di Luigina Mortari, professore ordinario di Epistemologia della ricerca qualitativa della scuola di Medicina e di Filosofia della cura, Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi di Verona sul tema: “La strada del cambiamento e della ricostruzione passa per la cura”.

Focus del webinar del 14 maggio sarà l’“Impatto sociale del Covid-19 sulle strutture protette: ripensare i servivi per anziani e caregiver familiari”. Per l’occasione sarà presentata la ricerca,

realizzata da Francesca Corradini e Maria Luisa Raineri del Centro di Ricerca Relational Social Work dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sull’impatto della pandemia nelle strutture per anziani espresso attraverso la narrazione di operatori, ospiti, familiari. “La ricerca fornirà importanti elementi per un confronto, finalizzato a evidenziare punti chiave per una nuova progettazione dei servizi di assistenza alle persone anziane”.

Tema del 21 maggio, “Gli impatti della cura sulla salute emotiva e fisica del caregiver: quali interventi di sostegno e prevenzione”. Partendo dalla ricerca sugli impatti del Covid sul caregiver realizzata da Inrca per Eurocarers, “si passerà a evidenziare i fattori di stress cronico connessi all’impegno di cura prolungato nel tempo; le politiche messe in campo dall’Emilia-Romagna per sostenere tale impegno e prevenire gli impatti dello stress cronico sulla salute; il Piano di intervento provinciale dell’Ausl di Modena a sostegno del caregiver e gli interventi promossi nei Comuni delle Terre d’Argine e nel Distretto di Carpi a supporto del familiare che si prende cura”.

Il 28 maggio si terrà la sessione dedicata a “Rapporti intergenerazionali nella cura: accompagnare e sostenere i giovani caregiver”. Sara Santini di Inrca e Licia Boccaletti, presidente di Anziani e Non Solo, presenteranno i risultati di una ricerca svolta in sei paesi europei nel 2019, nell’ambito del progetto Me-We. Lo studio costituisce il primo esempio di sondaggio europeo su larga scala diretto ai caregiver adolescenti (15-17 anni). “La comparazione tra paesi evidenzia una netta prevalenza in Italia di adolescenti caregiver che si prendono cura di familiari anziani, confermando così il forte carattere intergenerazionale del caregiving familiare nel nostro paese. Il contributo illustra poi politiche e servizi per identificare i caregiver adolescenti e intercettarne tempestivamente il bisogno di supporto”.

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