"Sognando Gianni Morandi", dopo la proiezione show del cantante con i ragazzi disabili
BOLOGNA - “Ieri ho passato una bella serata con i ragazzi speciali di Associazione d’iDee”. È il post che Gianni Morandi ha scritto il 13 marzo, poco dopo la mezzanotte, al termine di una serata che l’ha visto protagonista sul palco dell’auditorium del Mast di Bologna, insieme a un gruppo di ragazzi e ragazze con sindrome di Down. L’occasione è stata la prima di “Sognando Gianni Morandi”, il documentario realizzato da Associazione d’iDee per mostrare il cammino verso l’indipendenza di 13 ragazzi e ragazze con sindrome di Down e l’incontro con il loro idolo, Morandi appunto. Al termine della proiezione, accolta con applausi a scena aperta, risate e qualche lacrima e a cui Morandi ha assistito insieme alla moglie Anna, i ragazzi protagonisti del documentario sono saliti sul palco per salutare e ringraziare il pubblico. Alcuni hanno parlato a braccio, altri hanno letto il testo che si erano preparati, qualcuno ha rifiutato il microfono, tutti erano emozionatissimi. “Siete stupendi, siete un grande gruppo”, ha detto Morandi sul palco insieme ai ragazzi con cui ha intonato le sue hit più famose: da “La fisarmonica” a “Bella signora” per chiudere con il “cavallo di battaglia” di Giovanni, protagonista del documentario, “Uno su mille”. Il 25 marzo alle 10.25 il film sarà trasmesso su Rai3, subito dopo il musicarello, ovviamente con Gianni Morandi, “In ginocchio da te”.
“Sognando Gianni Morandi” racconta il percorso di crescita di 13 ragazzi di “Casa delle iDee”, l’appartamento di via Saragozza in cui trascorrono il fine settimana e dove, grazie agli educatori dell’associazione potenziano le loro capacità e ne acquisiscono di nuove per diventare sempre più autonomi. “Ogni giorno fanno un passo avanti verso l’indipendenza, imparano a curare se stessi e la casa, a fare la spesa e a cucinare, a relazionarsi con gli altri, a organizzare il proprio tempo – racconta Rosanna De Sanctis, presidente di Associazione d’iDee – Molti lavorano, tra loro sono nate amicizie e sono sbocciati amori. Insieme alle famiglie noi li accompagniamo in questo viaggio che richiede un impegno di integrazione e condivisione anche a tutta la comunità”.
L’idea da cui nasce il documentario è il sogno di Giovanni, condiviso dagli altri ragazzi: conoscere Gianni Morandi e cantare con lui. Per Giovanni, 27enne bolognese di origine siciliane, Morandi è un esempio, ne conosce a memoria biografia e discografia, quando parla e scrive cita i versi delle sue canzoni. Per incontrarlo, i ragazzi fanno un appello sul web, ripreso da stampa, tv, radio e rilanciato da “Caterpillar”, la trasmissione di Radio2 che adotta il progetto (Massimo Cirri, il conduttore, è diventato anche la voce narrante del documentario). Il messaggio arriva a Morandi che decide di andare alla “Casa delle iDee” e trascorrere con i suoi fan diverse ore tra chiacchierate sulla vita e canzoni cantate insieme.
“Il tono e la struttura da favola ci hanno permesso di mostrare le conquiste che ogni giorno ottengono questi ragazzi – racconta Antonio Saracino, regista – Il sogno di incontrare Gianni Morandi è lo strumento per raccontare i loro desideri, i problemi sul lavoro, gli amori, le amicizie, le relazioni di coppia, le preoccupazioni dei genitori. Desideri e problemi che sono gli stessi che hanno tutti”. Il documentario è stato prodotto dalle agenzie bolognesi Filadolarete e Agenda con il contributo della Emilia-Romagna Film Commission, di diversi sponsor e di 163 donatori che hanno partecipato al crowdfunding e ha il patrocinio del Comune di Bologna. Le musiche originali sono di Luca Giovanardi dei Julie’s Haircut. (lp)