12 agosto 2016 ore: 12:52
Disabilità

"Spadaccini" autistici a Rio, ecco il fotoracconto delle giornate olimpiche

Tra gare di spada, partite di beach volley, gite, visite e incontri con i campioni del passato e del presente, trascorrono veloci le giornate degli otto ragazzi con autismo volati a Rio lunedì per seguire la nazionale di scherma impegnata nelle Olimpiadi. Vicari (Bambin Gesù): “Autonomia costantemente stimolata, esperienza vissuta da protagonisti”
Ragazzi autistici a Rio2016 - 1

La squadra OPBG a Rio2016

La squadra OPBG a Rio2016
Ragazzi autistici a Rio2016 - 1

- ROMA – Alloggiano nel villaggio olimpico e vivono in quattro appartamenti separati, insieme ai medici della Neuropsichiatria infantile del Bambin Gesù che li accompagnano: sono gli otto “spadaccini” con autismo atterrati lunedì mattina a Rio, per seguire le Olimpiadi, al seguito della Nazionale italiana maschile di spada. L’iniziativa, promossa dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con Aita Onlus e Accademia Scherma Lia, prevede un programma denso di attività: gare di scherma, partite di beach volley, gite e incontri con gli atleti, da Fiona May ad Andrea Lucchetta, passando per Carton Myers e altri campioni del presente e del passato. Domenica 14 appuntamento per tutti al palazzetto, per sostenere la nazionale italiana maschile di spada. Poi, mercoledì prossimo, il rientro a Roma. Le giornate e le avventure dei ragazzi sono immortalate anche in un foto racconto, realizzato e diffuso dall’Ospedale pediatrico Bambin Gesù. 

“Si tratta di un’esperienza fortemente formativa per i ragazzi – spiega Stefano Vicari, responsabile della Neuropsichiatria infantile del bambino Gesù – Tutti i giorni la loro autonomia viene costantemente stimolata. Si tratta di un’esperienza vissuta da protagonisti”. Il progetto “potrebbe contribuire ad un radicale cambiamento nell’integrazione di persone con autismo all’interno del contesto sportivo – afferma Luigi Mazzone, neuropsichiatra infantile del Bambino Gesù, maestro federale di scherma e mental coach della Nazionale - Un’iniziativa pioneristica nel suo genere e che in termini di inclusione sociale della disabilità ha dei risvolti importanti”. 

Gara di spada individuale maschile
Ragazzi autistici a Rio2016 - 2

Il “Progetto Aita” Onlus supporta le strutture specializzate in Neuropsichiatria Infantile e propone iniziative ludico-sociali, così da migliorare la qualità della vita e i percorsi terapeutici dei bimbi e delle loro famiglie. Il progetto “Accademia Scherma Lia”, nato dalla collaborazione di “Progetto Aita Onlus” con l’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Bambino Gesù, coinvolge attualmente 15 bambini con Disturbi dello Spettro Autistico che sono stati avviati alla pratica della scherma, insieme ad altri coetanei normotipici.

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