"Stato-Mafia", un libro racconta la verità della trattativa
FIRENZE – La procura di Firenze che ha indagato sulle stragi del 1993-1994, che ha scoperto il ‘papello’ e che da vent’anni interroga politici ed esponenti di Cosa nostra, non crede che ci sia stata una trattativa fra Stato e mafia. Per la prima volta, un saggio riporta la ricostruzione dei magistrati toscani, confrontandola con quelle più conosciute dei loro colleghi di Palermo e di Caltanissetta. Il libro, “Processo alla trattativa. Stato-mafia, tre procure, tre verità” (Mauro Pagliai Editore, Firenze, 134 pag, 11 euro), è scritto da un giornalista dell’Ansa, Giampaolo Grassi. La prefazione è firmata dall’ex procuratore di Firenze, Giuseppe Quattrocchi.
“Negli anni, al lavoro dei magistrati sulla trattativa si sono sovrapposte inchieste giornalistiche, polemiche politiche, ricostruzioni di commentatori non sempre disinteressati - ha spiegato Grassi – Ho ritenuto che fosse utile tornare al nocciolo della questione, senza fornire un nuovo punto di vista, ma riportando le analisi di chi, a mio avviso, più di tutti è titolato a dire la sua, cioè quei magistrati che alla stagione delle stragi di mafia hanno dedicato vent’anni di indagini. Ciò che emerge sono tre letture diverse e a tratti opposte di alcune fasi cruciali della storia italiana. Conoscerle è indispensabile a chi voglia orientarsi nel ‘labirinto’ della trattativa”.