“Ti presento mio fratello”: a Bologna i pensionati incontrano i nuovi italiani
.
Ma come si superano i luoghi comuni sull’immigrazione? “Sgombrando il campo dai pregiudizi – dice Roversi – anche quelli positivi perché il buonismo e le ideologie si trasformano in ostacolo per chi affronta i problemi quotidiani”. Nel corso dell’assemblea si tenterà di costruire o ri-costruire il rapporto tra generazioni e livelli socio-culturali che è andato perdendosi. “Io mi sono fatto le ossa nei circoli Arci dove c’era un’osmosi tra i ragazzi e i vecchietti – continua Roversi – in un rapporto di comunicazione culturale, ideologica e politica che va riattivato”.
L’assemblea del primo giugno è il punto di arrivo di un percorso costruito dallo Spi emiliano-romagnolo attraverso il progetto di lavoro “Vivere l’altrove – Storie di migranti nella globalizzazione”, portato avanti dal dipartimento Memoria del sindacato con l’obiettivo di ridare senso a parole quali accoglienza, multiculturalità, diversità, coesione sociale. “Il progetto si è concretizzato nelle pagine del nostro mensile Argentovivo e nelle interviste a pensionati immigrati e nuovi immigrati fatte in quasi due anni – racconta Fabbri – e che ora sono state raccolte in un libro”. Il volume, curato da Eva Lindenmayer e Anna Maria Pedretti, si intitola “Lingua bugiarda – Migranti, dai luoghi comuni alla conoscenza” (Biblioteca di cultura sindacale) e sarà presentato durante l’incontro del primo giugno. “Abbiamo scelto di parlare di immigrazione – conclude Fabbri – perché è il tema di cui si dovrà discutere sul territorio nei prossimi mesi”.
All’iniziativa dello Spi-Cgil e dell’Auser saranno presenti Elena Paciotti (presidente della Fondazione Lelio e Lisli Basso), Kurosh Danesh (responsabile del Comitato nazionale immigrate/i Cgil), Ouejdane Mejri (docente del Politecnico di Milano e presidente dell’associazione Pontes dei tunisini in Italia). Insieme a loro ci saranno ragazze e ragazzi immigrati di seconda generazione, esperti, operatori, lavoratrici e lavoratori immigrati. Tra i giovani “nuovi” italiani che porteranno la loro testimonianza anche Sun Wen-long, blogger cino-bolognese della Rete ToghetER, Gemmi Sufali, ragazza albanese protagonista tra l’altro del documentario “Niente paura” accanto a Luciano Ligabue, Yassine Lafram, giovane italo-marocchino più volte ospite di Annozero di Michele Santoro. Sono previsti anche il contributo di Teresa Marzocchi, assessore alle Politiche sociali della Regione Emilia-Romagna, e gli interventi conclusivi di Carla Cantone, segretario generale nazionale Spi-Cgil, e di Michele Mangano, presidente nazionale Auser. (lp)