31 maggio 2011 ore: 14:24
Immigrazione

“Ti presento mio fratello”: a Bologna i pensionati incontrano i nuovi italiani

Sarà il noto conduttore tv Patrizio Roversi ad animare l’assemblea regionale dei segretari di lega Spi-Cgil e dei presidenti Auser Emilia-Romagna del primo giugno. L’incontro è dedicato a Unità d’Italia e Costituzione
Ti presento mio fratello

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BOLOGNA – Conoscere l’altro per superare i pregiudizi. È l’obiettivo dell’assemblea regionale dei segretari di lega Spi-Cgil e dei presidenti Auser Emilia-Romagna che si terrà il primo giugno al Teatro Testoni di Bologna (dalle 10 alle 13). Il titolo dell’incontro, che sarà animato dal conduttore televisivo Patrizio Roversi, è “Ti presento mio fratello” per richiamare il dialogo tra generazioni e culture, che sarà il vero protagonista della giornata. “Io cercherò di fare da appassionata interfaccia tra le parti – dichiara Patrizio Roversi – provando a dare al dibattito il sapore più concreto possibile: il sottotitolo potrebbe essere ‘Andiamo al sodo’, anche perché – ironizza – stiamo parlando di anziani e non hanno mica tempo da perdere”. Nell’appuntamento gli “anziani” dello Spi e dell’Auser si confronteranno quindi con i giovani italiani di seconda generazione. Il tema sarà, ovviamente, quello dell’integrazione sociale. “La paura e la diffidenza si superano con la conoscenza – afferma Maurizio Fabbri, segretario generale dello Spi-Cgil Emilia-Romagna – ed è ciò che accade nei luoghi di lavoro in cui immigrati e italiani lavorano insieme o nella relazione di amicizia che si instaura tra badante e assistito: vogliamo mettere in circolo queste esperienze per uscire dai luoghi comuni”.

Ma come si superano i luoghi comuni sull’immigrazione? “Sgombrando il campo dai pregiudizi – dice Roversi – anche quelli positivi perché il buonismo e le ideologie si trasformano in ostacolo per chi affronta i problemi quotidiani”. Nel corso dell’assemblea si tenterà di costruire o ri-costruire il rapporto tra generazioni e livelli socio-culturali che è andato perdendosi. “Io mi sono fatto le ossa nei circoli Arci dove c’era un’osmosi tra i ragazzi e i vecchietti – continua Roversi – in un rapporto di comunicazione culturale, ideologica e politica che va riattivato”.

L’assemblea del primo giugno è il punto di arrivo di un percorso costruito dallo Spi emiliano-romagnolo attraverso il progetto di lavoro “Vivere l’altrove – Storie di migranti nella globalizzazione”, portato avanti dal dipartimento Memoria del sindacato con l’obiettivo di ridare senso a parole quali accoglienza, multiculturalità, diversità, coesione sociale. “Il progetto si è concretizzato nelle pagine del nostro mensile Argentovivo e nelle interviste a pensionati immigrati e nuovi immigrati fatte in quasi due anni – racconta Fabbri – e che ora sono state raccolte in un libro”. Il volume, curato da Eva Lindenmayer e Anna Maria Pedretti, si intitola “Lingua bugiarda – Migranti, dai luoghi comuni alla conoscenza” (Biblioteca di cultura sindacale) e sarà presentato durante l’incontro del primo giugno. “Abbiamo scelto di parlare di immigrazione – conclude Fabbri – perché è il tema di cui si dovrà discutere sul territorio nei prossimi mesi”.

All’iniziativa dello Spi-Cgil e dell’Auser saranno presenti Elena Paciotti (presidente della Fondazione Lelio e Lisli Basso), Kurosh Danesh (responsabile del Comitato nazionale immigrate/i Cgil), Ouejdane Mejri (docente del Politecnico di Milano e presidente dell’associazione Pontes dei tunisini in Italia). Insieme a loro ci saranno ragazze e ragazzi immigrati di seconda generazione, esperti, operatori, lavoratrici e lavoratori immigrati. Tra i giovani “nuovi” italiani che porteranno la loro testimonianza anche Sun Wen-long, blogger cino-bolognese della Rete ToghetER, Gemmi Sufali, ragazza albanese protagonista tra l’altro del documentario “Niente paura” accanto a Luciano Ligabue, Yassine Lafram, giovane italo-marocchino più volte ospite di Annozero di Michele Santoro. Sono previsti anche il contributo di Teresa Marzocchi, assessore alle Politiche sociali della Regione Emilia-Romagna, e gli interventi conclusivi di Carla Cantone, segretario generale nazionale Spi-Cgil, e di Michele Mangano, presidente nazionale Auser. (lp)
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