21 novembre 2013 ore: 16:18
Giustizia

''Tutti dentro'': il carcere minorile apre le porte alla città

Una cena realizzata dai minori dell’Istituto penale del Pratello (Bologna) e tornei di calcetto, biliardino e ping pong. È l’iniziativa promossa da Uva Passa che si inserisce nella rassegna “Fuori e dentro. Un altro sguardo sul carcere''. Maltese (Uva Passa): ''Non chiamiamoli detenuti, ma ragazzi''
Luigi Gariglio/Contrasto Corridoio carcere con celle aperte

BOLOGNA - Piatti principali, impegno e confronto. Sarà a base di queste pietanze il menù principale di “Tutti dentro”, la cena che si svolgerà all’interno delle mura dell’istituto penitenziario minorile del Pratello e che si inserisce all’interno della manifestazione culturale organizzata da 14 associazioni bolognesi, sotto la guida di Volabo, “Fuori e dentro. Un altro sguardo sul carcere”.  “Un modo di aprire le porte del carcere e far incontrare alle persone che non hanno familiarità con il carcere un luogo pieno di persone, in questo caso minori, con la loro dignità – dice Filippo Maltese, presidente dell’associazione Uva Passa (Unione volontari al Pratello associazione d’aiuto) che ha curato l’evento – Lo scopo è anche quello di smuovere la coscienza dei bolognesi e far si che questi giovani non vengano più chiamati detenuti ma ragazzi”. “Tutti dentro” quindi nel vero senso della parola anche se, per motivi burocratici, a intervenire, venerdì sera, saranno 40 ospiti delle 14 associazioni bolognesi che hanno collaborato alla realizzazione delle kermesse di eventi che ha preso il via il 20 novembre.

A loro è riservata una cena pensata, cucinata e servita proprio da tutti i giovani del Pratello, “la maggior parte stranieri, provenienti dal Nord Africa o dall’Europa dell’Est”, sottolinea Maltese. Ai fornelli dunque tutti i minori che si vedranno impegnati nella preparazione di lasagne alla bolognese, conchiglie alle verdure e gnocchi gorgonzola e noci. Per secondo sarà servito un involtino di pollo alle erbette aromatiche e sesamo con contorno di insalata e, per non farsi mancare niente e coronare una deliziosa cena, bavarese al limone, torta al cioccolato e macedonia. Anche gli addobbi e le decorazioni della sala e della tavola sono stati curati dai minori che si sono sbizzarriti usando materiali da riciclo. Alla cena interverranno anche l’assessore al Welfare del Comune di Bologna Amelia Frascaroli, la presidente della ProvinciaBeatrice Draghetti, Desi Bruno, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Regione Emilia-Romagna e Luigi Fadiga, garante per l'infanzia e l’adolescenza della Regione Emilia-Romagna.

Sabato 23 e domenica 24 a piegare le sbarre per due giorni, sarà invece lo sport con “Sfide al Pratello”. Per coinvolgere e stimolare l’incontro tra dentro e fuori infatti prenderanno il via tornei di calcetto, biliardino e ping pong. “Abbiamo pensato alle attività sportive perché crediamo che siano il metodo più efficace per far incontrare due realtà così diverse che non si conoscono”: conclude il presidente di Uva Passa. I tornei saranno realizzati con i giovani delle associazioni Progré, Rotaract Felsineo e Rotaract Bologna Est che sfideranno, in squadre miste, i giovani del Pratello.

La mission dall’associazione è il sostegno alla persona e la solidarietà sociale nell'ambito del disagio minorile, senza tralasciare il passaggio della sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche del disagio minorile e dei processi migratori. La rassegna “Fuori e Dentro. Un altro sguardo sul carcere” è patrocinata dal Comune di Bologna, dall’Istituzione per inclusione sociale e l’integrazione sociale e comunitaria Don Paolo Serra Zanetti e dalla Conferenza Regionale Volontariato Giustizia Emilia-Romagna, in collaborazione con la Provincia di Bologna. (irene leonardi)

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