30 novembre 2018 ore: 12:19
Disabilità

“Una vita dopo di noi”: a Cesena il libro (e il progetto) sul Coach familiare

In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, sarà presentato il libro di Pietro Berti e Serena Cartocci, che racconta il progetto di “coaching familiare” nato dalla collaborazione tra i servizi sociali dell'Unione dei Comuni della Valle del Savio e del Rubicone e la cooperativa Il Mandorlo
copertina libro Una vita dopo di noi

L'immagine sulla copertina del libro

ROMA – Un libro, ma soprattutto un'idea, un progetto e un metodo: il 3 dicembre, presso la libreria Ubik di Cesena (ore 18.30), nell'ambito della Giornata internazionale delle persone con disabilità, sarà presentato il volume “Una vita 'dopo di noi'. La vita autonoma e adulta delle persone con disabilità”, edito da VIE. Gli autori, Pietro Berti e Serena Cartocci, “pionieri” della metodologia del “Coach familiare”, raccontano il progetto che loro stessi hanno messo a punto e che è stato avviato grazie alla collaborazione fra i servizi sociali dell’Unione dei Comuni della Valle del Savio e del Rubicone e la cooperativa sociale Il Mandorlo.

copertinadel libro
una vita dopo di noi, copertina

Il “Coach Familiare”. Il progetto, che nasce e matura a Cesena, sperimenta un metodo di lavoro innovativo mirato alla responsabilizzazione delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Il Coach Familiare affianca la persona con disabilità e i suoi familiari partecipando alla vita domestica, “immergendosi a quattro mani” nelle difficoltà quotidiane della famiglia e coinvolgendola in un percorso che promuove l’autonomia della persona disabile, migliorandone la qualità della vita insieme a quella dei suoi cari. Si tratta di un punto di vista radicalmente diverso, che anziché concentrarsi sul singolo individuo abbraccia la persona insieme al suo contesto. Dai primi 6 avviati nel 2015 saranno 49 i percorsi effettuati alla fine del 2018 insieme a famiglie del territorio. Famiglie quasi tutte fortemente pressate dall’interrogativo del “dopo di noi”; l’incognita di chi si prenderà cura del figlio disabile quando i genitori non potranno più occuparsene, e che tocca tutti i familiari di persone con disabilità. Un interrogativo che però diventa più leggero quando le persone sono inserite in un contesto familiare sereno e aperto all’evoluzione e in una rete sociale su cui poter contare. Dopo il debutto a Cesena, si parlerà di Coach Familiare anche in occasione del diciannovesimo Happening della Solidarietà, rivolto a tutti gli operatori del Terzo Settore, che si svolgerà a Catania l’11 e 12 dicembre, e in altre occasioni in programma per il 2019.

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news