“Vogliamo Bologna senza barriere”: lanciata la battaglia per i diritti dei disabili
BOLOGNA - “Per eliminare le barriere architettoniche bisogna prima abbattere quelle politiche”. La lista civica di centro-destra “Insieme Bologna” e i consiglieri comunali del Pd cittadino hanno presentato oggi i risultati della mappatura dei punti della città che creano più difficoltà ai disabili. Lo studio, condotto in prima persona da Stefano Fusconi di Insieme Bologna, ha analizzato più di 5000 strade della città. E le conclusioni non sono positive. Sono ben 1054 i passaggi pedonali con gradini. Il quartiere che presenta maggiori criticità è Santo Stefano, con 260 passaggi pedonali inaccessibili; a seguire, 210 sono quelli in San Vitale-San Donato, 173 nel quartiere Savena, 164 al Navile, 146 nel quartiere Porto-Saragozza e 93 a Borgo Panigale-Reno.
“Bisogna adottare un piano di eliminazione delle barriere architettoniche, favorendo il turismo accessibile e la partecipazione dei disabili a partire, simbolicamente, da piazza Maggiore, il cuore della città”, spiega Marco Lombardo, consigliere Pd. In merito al ritardo nei lavori per gli scivoli da costruire sul ‘crescentone” (così viene chiamata la pavimentazione rialzata posta al centro della piazza principale bolognese), Lombardo sprona la giunta: “L’assessore Malagoli ha parlato di ‘insuperabili problematiche costruttive’ sollevate dalla Soprintendenza’. Ma nel 2017 è inaccettabile che a Bologna non si possano levigare tre pietre. In altre città con contesti simili, medioevali e di pregio, come ad esempio Trento, l’accessibilità è garantita. Qui a Bologna dobbiamo fare lo stesso”, spiega il consigliere Pd. “Non si tratta solo di una battaglia per i disabili. È una battaglia per i diritti civili”, conclude. Per Giulio Venturi di Insieme Bologna, presidente della commissione bilancio del Comune, “i lavori per eliminare le barriere architettoniche potrebbero essere finanziati dal turismo: dalla tassazione di bed & breakfast e strutture simili”. Il Pd sta anche pensando di proporre l’esenzione dalla Tari per i disabili che decidono di intraprendere una vita indipendente.
Per Manes Bernardini, presidente della lista Insieme Bologna, “si tratta di un impegno trasversale. Era necessario che la politica si unisse per risolvere i problemi dei cittadini, tralasciando le questioni di maggioranza e opposizione. Quando si tratta dei problemi veri della città, le differenze non contano. Noi e il Pd vogliamo essere protagonisti di un lavoro che deve portare a risultati concreti, iniziando dal prossimo bilancio comunale”, conclude. Secondo Elena Leti, Pd, presidentessa della commissione ‘territorio e ambiente’, è necessario presentare subito un Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche: “È uno strumento normativo che serve per avere una visione complessiva della città e mettere a punto una strategia”. (Alberto De Pasquale)