20 agosto 2018 ore: 13:45
Immigrazione

“Welcoming Bologna”, come creare città accoglienti per i nuovi cittadini

Diciotto iniziative in diversi contesti che coinvolgono residenti e nuovi cittadini. È l'idea alla base del progetto di Africa e Mediterraneo, Comune e Lai-momo. “Per fare integrazione si devono creare legami forti e interazioni tra le persone”. Online il manuale
Migranti, progetto welcoming bologna

BOLOGNA – Diciotto iniziative pubbliche nell'area metropolitana di Bologna pensate con e per i cittadini vecchi e nuovi in diversi contesti e ambiti della vita quotidiana per favorire l'incontro e il dialogo interculturale. Sono quelle organizzate – con la partecipazione attiva di un gran numero di organizzazioni del privato sociale e di enti pubblici - nell'ambito di “Welcoming Bologna”, il progetto promosso dall'associazione Africa e Mediterraneo insieme al Comune di Bologna e alla cooperativa sociale Lai-momo cofinanziato da Cities Alliance con il supporto di Uclg (United cities and local governments). Obiettivo? “Coinvolgere attori di vari settori pubblici e privati in un processo di inclusione che si rivolge sia ai residenti stabiliti nel territorio bolognese da diverse generazioni sia a quelli arrivati più recentemente, facendo della diversità dei cittadini una risorsa – scrive Africa e Mediterraneo – Crediamo che l'integrazione dei nuovi residenti possa avvenire solo se si creano legami forti e interazioni tra le persone”.

Il progetto “Welcoming Bologna” si ispira a “Welcoming America”: nato negli Stati Uniti e attivo in quasi tutto il Paese, è un movimento di città che operano per essere accoglienti e inclusive verso i nuovi cittadini perché convinte che la loro inclusione come membri attivi e partecipanti della comunità porti un beneficio concreto per tutti. “Welcoming America” ha ricevuto diversi premi e un riconoscimento pubblico dall'ex Presidente Barack Obama che ne ha sottolineato la rilevanza nell'aver saputo creare un contesto favorevole per i nuovi cittadini, trasformati in risorsa per la società in cui si integrano.

Un toolkit del progetto. Disponibile in italiano, inglese e francese, il manuale è suddiviso in due parti e si rivolge sia a Comuni ed enti locali sia a operatori del sociale, organizzazioni non profit e a chi lavora per rendere le città più accoglienti. La prima è dedicata alla progettazione socio-territoriale di azioni che coinvolgano i cittadini residenti da tempo e i migranti nella creazione di un metodo e di un gruppo di lavoro capaci di tenere insieme saperi e competenze diverse ma complementari, frutto dell'analisi dei bisogni e delle specificità dei territori, attraverso una logica che fa della partecipazione un elemento essenziale. La seconda si focalizza sull'approccio comunicativo, passando in rassegna gli strumenti adottati e le strategie messe in atto: dallo storytelling positivo all'identità grafica e alla presenza sui social, dall'uso attento del linguaggio alla scelta di immagini e video.

“Welcoming Bologna ha creato un gruppo di lavoro metropolitano che ha coinvolto gli stakeholder locali e sta sviluppando iniziative finalizzate al promuovere l'inclusione dei migranti e la coesione sociale – scrive William Cobbett, direttore di Cities Alliance – Alla luce dell'attuale situazione politica europea, che vede la crescita dei movimenti populisti, xenofobi e anti-immigrazione, progetti come Welcoming Bologna hanno un ruolo ancora più rilevante. Crediamo che esempi positivi come questo possano aiutare a cambiare la narrazione sulla migrazione, dimostrando come i migranti, se adeguatamente sostenuti, diano un grande apporto in termini di diversità e innovazione contribuendo economicamente alla comunità che accoglie”. (lp)

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