"ZacRepublic!", uscito il nuovo numero della rivista dei richiedenti asilo di Bologna
Sorry Aylane di Lamine Diatta
Sorry Aylane di Lamine Diatta |
BOLOGNA - Riflessioni, articoli, aneddoti, illustrazioni. Il numero uno di “ZacRepublic!” è pronto: 60 pagine per raccontare un pezzo di Bologna, quello legato all’accoglienza dei - rifugiati. Il numero zero era stato realizzato lo scorso maggio dai ragazzi del Centro Zaccarelli, la struttura di seconda accoglienza in via del Lazzaretto. Il numero uno, invece, ha coinvolto tutti i centri di accoglienza straordinaria per richiedenti asilo gestiti dalla cooperativa Arca di Noè. “Anche questo numero è un racconto plurale attraverso immagini e parole di chi vive l’accoglienza come ospite, come operatore e di chi affianca questo cammino come compagno di viaggio – si legge nell’editoriale –. Per chi scrive e colora queste pagine è occasione per condividere percorsi e sforzi fatti per dare spazio a opportunità di esprimere, imparare, conoscere, riconoscere ed essere riconosciuti”.
Nel nuovo numero, realizzato da Arca di Noè in collaborazione con l’associazione PrendiParte, si può leggere la preghiera del ghanese Taufic (“Sveglia mamma Africa, sveglia! Se ti sei addormentata. I tuoi figli stanno soffrendo e morendo, la tua casa sta diventando desolata”, recita l’incipit); il pezzo di Antar Marincola, attore e scrittore di Cantieri Meticci; il racconto dei villaggi e delle tradizioni pakistani di Mohamed; il grazie all’Italia di Abdoul dalla Guinea, salvato dalla Croce Rossa nel Mediterraneo. C’è la Bologna vista attraverso i loro occhi, quella fatta di portici, chiese, parchi, caffè, pizza e ragazze. Ma ci sono anche interventi frutto della collaborazione con altri enti: c’è Paola Parmiggiani, docente di Sociologia dell’Università di Bologna, che commenta il filmato “Seme dopo seme: una storia di accoglienza in Valsamoggia”; Giuseppe Zappalà di Slow Food Samoggia e Lavino, che parla dell’orto africano che si prepara ad aprire i battenti; Alice Fanti di Salvaciclisti Bologna che racconta la biciclettata organizzata per raggiungere gli ospiti del centro di accoglienza di Bazzano. “Per noi è importantissimo sottolineare queste collaborazioni – spiega Michele Cattani, operatore allo Zaccarelli –: ci sembra un buon esempio di integrazione, la stessa integrazione che vogliamo realizzare con i ragazzi”.
Il numero uno di “ZacRepublic!” è anche l’occasione per presentare il nuovo nome della scuola di italiano di Arca di Noè: “Di-mò: scuola di mondi”, che assegna un nuovo significato all’espressione bolognese ‘di’ mo’, che sta per ‘parla adesso’. “La rivista è un ottimo strumento anche per insegnare e imparare l’italiano, molto utilizzata anche in classe”, spiega Cattani.
Terra Madre di Lamine Diatta |
Quasi tutte le illustrazioni della rivista sono di Lamine Diatta, giovane senegalese ospite di una struttura. Appassionato ai temi della tutela ambientale e del rispetto della natura, Lamine – il cui percorso artistico è cominciato già in Senegal – allestirà la mostra personale di quadri “Carte postale” (cartolina postale) il prossimo 3 febbraio, in occasione della presentazione del numero uno di “ZacRepublic!”. L’evento avrà luogo in via della Battaglia 9 nella sede di Saltinbanco, associazione culturale che propone laboratori artistici e teatrali ad adulti e bambini: alle 19.30 aperitivo a buffet, alle 20 inaugurazione di “Carte Postale”, alle 21 presentazione del nuovo numero della rivista. Radio Alta Frequenza condurrà la serata fino al Dj set finale.
Welcome to Italy di Abdulrahim Sow |
“Per chi queste pagine le legge, è un’opportunità di essere ospitato togliendo le scarpe come si fa entrando in una casa in molte parti del mondo, per scoprire poi come il confine tra ‘dentro’ e ‘fuori’ e tra ‘noi’ e ‘loro’ si dissolve in fretta trovandosi a essere compagni di viaggio”, chiude l’editoriale. (Ambra Notari)