26 giugno 2024 ore: 15:02
Famiglia

“Zona Protetta”, una docu-serie racconta come si cresce in casa famiglia

I 10 episodi da 25 minuti ciascuno della docu-serie coprodotta da Rai Fiction e Kontiki Film saranno disponibili da venerdì 28 giugno su RaiPlay. E da domenica 7 luglio in onda in terza serata su Rai 3
Docu-serie Raiplay su ragazzi che crescono in casa famiglia

ROMA – Per un adolescente, o per un bambino, entrare in una casa famiglia significa entrare in una zona protetta che può salvargli la vita. È questo il presupposto comune di ogni vicenda che si svolge nelle comunità per giovani considerati “problematici”, o addirittura “impossibili”, da parte delle famiglie di provenienza o delle istituzioni che, a volte fin dalla nascita, li hanno presi in consegna. Ogni storia, però, ha una sua specificità, caratteristiche proprie che la rendono unica, con un finale diverso per ciascuna delle persone che di quelle storie sono protagoniste.

Zona Protetta è una docu-serie che si pone l’obiettivo di raccontare questa unicità, affidando alla voce dei ragazzi e delle ragazze ospiti delle comunità il racconto della propria esperienza. A recepire le loro storie sono cinque giovani film-makers, registe e registi quasi coetanei che, di volta in volta, di comunità in comunità, conoscono e provano a capire, prima ancora che a restituire allo spettatore, un frammento di quelle vite. In 10  episodi da 25 minuti ciascuno la docu-serie coprodotta da Rai Fiction e Kontiki Film racconta di giovani appena maggiorenni la cui intera adolescenza, se non tutta l’infanzia, è trascorsa in comunità per minori, sotto la tutela dello Stato. Da venerdì 28 giugno la docu-serie è disponibile su RaiPlay, da domenica 7 luglio in onda in terza serata su Rai 3.

Ogni storia ha una sua specificità, con caratteristiche che la rendono unica, e ogni testimonianza conduce verso un finale diverso, aperto a un nuovo futuro. I 5 giovanissimi registi sono Giulia Cacchioni (1994), Chiara Campara (1987), Giulia Lapenna (1996), Giansalvo Pinocchio (1997) e Pietro Porporati (1996). Ad affiancarli Daniele Vicari e Andrea Porporati che hanno curato la supervisione artistica della serie. L’intero team ha potuto contare sulla collaborazione di Tito Baldini per conto della Presidenza della Società psicoanalitica italiana. Le musiche sono firmate dal Maestro Teho Teardo.

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