20 luglio 2016 ore: 15:14
Disabilità

A Cosenza è nato il parco senza barriere "Piero Romeo"

L’area, di 1500 metri quadri, è fra le più attrezzate d’Italia. Altalene e girotondi per bambini disabili; giochi didattici per i soggetti autistici; angoli dedicati dove si può costruire qualcosa di utile e concreto. Uno spazio voluto dall’associazione “La terra di Piero”
Parco senza barriere "Piero Romeo"

COSENZA - Altalene e girotondi per bambini disabili; giochi didattici per i soggetti autistici; angoli dedicati dove, chi generalmente distrugge con violenza e senza valido motivo ( come gli ultra che frequentano gli stadi) può costruire qualcosa di utile e concreto, rendendo un servizio alla collettività. E’ il parco “Piero Romeo” realizzato nel centro di Cosenza per favorire l’incontro e la condivisione delle persone normodotate con le persone disabili. Si tratta di 1500 metri quadri di area attrezzata, fortemente voluta e realizzata grazie alla tenacia e alla determinazione dei componenti dell’associazione “La terra di Piero” che si ispira a Piero Romeo, cui il parco è intitolato. Romeo, negli anni Ottanta fu tra i fondatori della mensa dei poveri cosentina insieme a Padre Fedele Bisceglia; inoltre, essendo persona molto sensibile alle diversità (fisiche, mentali, culturali e quant’altro), il mitico Piero che ancora tutti ricordano con grande affetto fu tra gli ideatori dei ‘Nuclei sconvolti’, storica tifoseria antirazzista e antisistema.

“La Terra di Piero”, dopo alcune missioni per costruire asili, scuole e pozzi in Repubblica Centrafricana e Madagascar, ha maturato l’idea di riqualificare, nel pieno centro cittadino, una villa comunale degradata trasformandola in un’area ludica super attrezzata. Il sogno finalmente si è avverato e il ‘parco senza barriere’ è finalmente una realtà: tra le più grandi aree e funzionali in Italia, interamente costruite dal basso. La realizzazione del parco e le missioni in Africa sono state possibili grazie agli incassi delle commedie in vernacolo, scritte dal poeta dialettale cosentino Sergio Crocco “Canaletta” e messe in scena da una compagnia di attori professionisti e non, nata proprio all’interno de La Terra di Piero. Per raccogliere fondi e realizzare il parco sono state organizzate riffe, lotterie, cene sociali, iniziative culturali nei quartieri. Sempre a sostegno del parco sono intervenute gradinate e curve di vari stadi d’Italia come quella bergamasca e genoana, nonché tutti i gruppi della tribuna A dello stadio “Gigi Marulla” di Cosenza e l’intera tifoseria cosentina, impegnata a più livelli. Filosofia di pensiero, leit-motiv delle attività dell’associazione è sempre stato e continua ad essere il disprezzo verso ogni forma d’intolleranza unitamente all’elogio dei folli,  all’esaltazione della comicità che può nascere dall’incontro tra la cultura popolare e i linguaggi delle nuove tecnologie.

Tutto ciò, senza dimenticare la satira irriverente verso la classe politica meridionale, considerata tra i maggiori colpevoli degli atavici mali, dei tanti gap che il Sud ancora si trascina dietro.  Il parco “Piero Romeo”, nelle intenzioni di chi lo ha voluto e costruito, vuol essere “un’occasione per far crescere il piacere dell’interesse comune, per un’altra città possibile”. L’area attrezzata è la dimostrazione che si può migliorare la qualità di vita di una città, rafforzando l’appartenenza comune ad una cultura fatta di rispetto, tolleranza e inclusione sociale.  Il messaggio è chiaro: le barriere peggiori sono quelle ideologiche, sono i pregiudizi mentali che ‘La terra di Piero’ ha abbattuto richiamandosi all’esempio di vita di Piero Romeo, un uomo che ha speso la sua vita per i diseredati e i disagiati concependo l’attivismo sociale ed il volontariato come forme di auto-mutuo-aiuto esistenziale”. (msc)

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