A Rigopiano presenti gli psicologi della Asl di Pescara
Roma - "La tragedia si e’ verificata sul versante teramano-pescarese, e li’ sono presenti gli psicologi della Asl di Pescara (operativi nei comuni di Penne, Rigopiano e Loreto Abrutino) che stanno accogliendo le famiglie dei dispersi. Li contattero’ stamattina per poterli seguire ed assistere da vicino". Lo racconta alla Dire Tancredi Di Iullo, presidente dell’Ordine degli Psicologi dell’Abruzzo, che ha messo a disposizione delle popolazioni colpite dal terremoto una task force di 50 psicologi esperti nella gestione delle tecniche di gestione dello stress emotivo dovuto ad eventi traumatici. "Ieri si sono subito recati nei comuni di Montereale e Capitignano". Di Iullo chiede "di creare un servizio di supporto psicologico permanente nella provincia di Teramo e nelle aree colpite dai terremoti dal 24 agosto in poi- sottolinea Di Iullo-, che preveda in prima battuta l’intervento degli psicologi delle strutture pubbliche, poi i volontari con competenze tecniche, insieme alle associazioni di psicologi che offrono sostegno. Mi riferisco, ad esempio, alla Croce Rossa o alle associazioni riconosciute dalla Protezione civile autorizzate ad intervenire direttamente". Il presidente degli psicologi abruzzesi ricorda: "A nessun Ordine e’ attribuita la funzione di intervento. Abbiamo sempre la necessita’ dell’approvazione della Protezione civile anche per motivi assicurativi". Tutto e’ stato "talmente imprevisto- continua Di Iullo- ho dovuto persino chiudere gli uffici della sede dell’Ordine a L’Aquila, perche’ gli impiegati non potevano arrivare e perche’ la Prefettura ha ordinato la chiusura degli uffici pubblici ieri e l’altro ieri. Stiamo vivendo una situazione veramente emergenziale".
Gia’ in occasione del terremoto del 24 agosto l’Ordine degli psicologi dell’Abruzzo aveva organizzato una "task force di psicologi per la gestione dell’emergenza, che ha continuato ad operare anche successivamente a causa dello sciame sismico. Il servizio e’ stato prontamente riattivato, ma affinche’ sia efficiente- spiega alla DIRE il presidente Di Iullo- occorre che le strade ricomincino ad essere percorribili. Qui, l’abbondanza delle precipitazioni ha reso le strade impraticabili, soprattutto per i paesi montani dell’alto aquilano". I 50 psicologi volontari sono "a disposizione delle popolazioni e della Protezione civile". Per Di Iullo si tratta di "un Terremoto anomalo". Generalmente l’intervento degli psicologi negli eventi emergenziali, come i terremoti e i maremoti, "deve garantire in prima battuta un contenimento emotivo. La situazione che invece stiamo vivendo in questi mesi riguarda uno sciame sismico che continua dal 24 agosto- sottolinea il presidente- e che e’ andato a riaprire le ferite causate dal terremoto de L’Aquila. Ferite che non sono state ancora elaborate completamente. Abbiamo una popolazione che si allerta alla minima scossa e che necessita di interventi piu sostanziali, e non emergenziali, per il trattamento dei disturbi post traumatici da stress". Da agosto l’Ordine degli psicologi dell’Abruzzo si interfaccia con la Protezione civile. "Siamo a loro disposizione. Fino a pochi giorni fa, per gli eventi avvenuti nell’Umbria (ad Amatrice), facevamo riferimento alla Protezione civile del Lazio, adesso- conclude- poiche’ questa emergenza ha investito l’Abruzzo, non sappiamo ancora se dobbiamo relazionarci con la Protezione civile regionale". (Dire)