2 novembre 2016 ore: 12:45
Giustizia

A Sollicciano film in prima visione per i detenuti

Nell’istituto penitenziario di Firenze saranno distribuiti tutti i film che arrivano contemporaneamente in città, come se fosse un cinema normale: iniziativa della Fondazione culturale Stensen. Al via venerdì con l’ultima pellicola di Ken Loach
Ombra di donna dietro sbarre, carcere

- FIRENZE - Il carcere di Sollicciano di Firenze diventa un cinema e tra i reclusi saranno proiettate le prime visioni dei film in uscita, proprio come se fosse un cinema normale, Prima proiezione venerdì 4 novembre alle 16.30 con ‘Io, Daniel Blake’, il film di Ken Loach Palma d’Oro a Cannes 2016, distribuito da Cinema di Valerio De Paolis.

La proiezione lancia il progetto di una serie di prime visioni dentro al carcere fiorentino, in collaborazione con le distribuzioni cinematografiche italiane, per rendere i detenuti partecipi della vita culturale della città e per favorire la socializzazione e l’integrazione all’interno dell’ambito carcerario.   

Come primo film pilota non poteva esserci migliore scelta della nuova opera del regista inglese, da sempre vicino e partecipe ai temi sociali degli ultimi e attivo in prima linea nel portare all’attenzione dell’opinione pubblica le istanze della giustizia sociale attraverso il linguaggio cinematografico.  

Il progetto, a cui potrebbero presto seguire altre prime visioni in carcere, è ideato e organizzato dalla Fondazione Stensen di Firenze, con il contributo della casa di distribuzione Cinema Srl che ha concesso i diritti di proiezione del film. Si colloca in un più ampio progetto di collaborazione con la Direzione della Casa Circondariale di Sollicciano e FST - Lanterne Magiche, la fondazione della Regione Toscana che da oltre trent'anni attua percorsi di alfabetizzazione al cinema negli Istituti di pena della Toscana.

Il film è la storia di Daniel, falegname di 59 anni, e Katie, mamma disoccupata di New Castle. I due si scontrano con le aberrazioni burocratiche e amministrative del sistema britannico. Entrambi vogliono solo essere trattati con dignità e riconosciuti come cittadini avente diritto a un lavoro e a una vita dignitosa. Dal loro casuale incontro in un centro d’impiego nascerà un legame molto forte e speciale che darà loro coraggio mentre tutto sembra beffardamente complicato. 

 

 

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news