15 dicembre 2016 ore: 15:32
Immigrazione

A SOS Mediterranee il premio per la società civile 2016 sulla migrazione

Il premio è assegnato dal comitato economico e sociale Europeo (Cese). Valeria Calandra: “La società civile si è dimostrata pronta a sostenere la nostra missione umanitaria, comprendendo l'importanza di non essere ciechi di fronte a tanta sofferenza”
Migranti salvati da naufragio, sbarchi, sos mediterranee

PALERMO - Sos Mediterranee premiata dal Comitato Economico e Sociale Europeo (Cese). Il premio di quest'anno va in tutto a cinque tra persone e organizzazioni che si sono distinte per il loro lavoro nel migliorare la vita dei migranti e promuovere la loro integrazione nella società Europea. Per il Comitato, il premio riconosce esempi ispiratori e di successo della solidarietà umana in Europa, che hanno dimostrato di avere un impatto reale sul campo. I vincitori si divideranno un premio in denaro di 50 mila euro come riconoscimento per il loro lavoro e per aiutare le persone che cercano rifugio anche durante i mesi invernali.

Durante la cerimonia di premiazione a Bruxelles, questa mattina, Timon Marszalek, direttore di SOS Mediterranee - Germania ha commentato dicendo che "SOS Mediterranee è un'organizzazione a livello europeo con personale e membri con diverse competenze, che si sono uniti in nome della solidarietà con le persone in cerca di protezione in Europa. Durante il nostro lavoro in mare siamo stati testimoni della mancanza di un tragitto sicuro per le persone in cerca di rifugio. Siamo stati testimoni, ma non semplici spettatori. Facciamo quello che possiamo come cittadini. In tal modo, abbiamo messo i valori europei in pratica."

Secondo il Presidente del Cese, George Dassis, "le organizzazioni della società civile hanno svolto un ruolo fondamentale nella recente crisi migratoria e questi progetti sono d'ispirazione per tutti noi. La mobilitazione della società civile ha la forza di cambiare il corso della storia e nell'assegnare il premio annuale del Cese per la società civile, auspico che questi progetti esemplari ispireranno tutti noi e mostreranno come, quando lavoriamo insieme, i cittadini europei possono rendere la UE un posto migliore per tutti".

"Dall'inizio della nostra operazione di soccorso, nel febbraio 2016, abbiamo prestato assistenza a più di 10 mila rifugiati - aggiunge Sophie Beau, direttore di Sos Mediterranee Francia -, insieme al nostro partner medico Medici Senza Frontiere. Intendiamo la nostra missione in mare come un obbligo legale, morale e umanitario. Non possiamo permettere che persone che fuggono dalla guerra, dalla tortura e dalla povertà e che cercano una vita migliore, muoiano durante la traversata del Mediterraneo, ormai la rotta di migrazione più letale al mondo".

"La società civile si è dimostrata pronta a sostenere la nostra missione umanitaria - afferma Valeria Calandra, presidente di SOS Mediterranee -, comprendendo l'importanza di non essere ciechi di fronte a tanta sofferenza. C'è ancora tanto da fare e la Aquarius è l'unica nave civile che opererà senza interruzioni nel mediterraneo durante questo lungo inverno. Inoltre operando in un Paese di frontiera come l'Italia, dove quasi giornalmente avvengono sbarchi di migranti, dobbiamo affrontare questa emergenza su più fronti."

SOS Mediterranee è attualmente l'unica organizzazione della società civile impegnata in operazioni di soccorso per salvare vite nel Mediterraneo centrale. L'Associazione continuerà il suo impegno umanitario durante i mesi invernali e per tutto il 2017, per impedire altre morti in mare. L'organizzazione europea per il salvataggio di vite nel Mediterraneo è stata fondata nel 2015 da un gruppo di cittadini europei, di fronte alla mancanza di una risposta adeguata a questa tragedia umanitaria. Insieme al partner medico Medici Senza Frontiere, l'organizzazione ha assistito più di 10.700 persone in difficoltà dal lancio del suo impegno di soccorso nel febbraio di quest'anno. L'organizzazione non-profit è finanziata quasi esclusivamente attraverso donazioni private per coprire le spese delle sue operazioni di ricerca e soccorso, che costano 11 000 EUR al giorno. (set)

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news