23 aprile 2015 ore: 16:16
Non profit

A tre anni dal rapimento, Giovanni Lo Porto ucciso in un raid americano

Lo comunica il dipartimento di stato Usa. Renzi al telefono con la madre del cooperante italiano, che era ostaggio di Al Qaeda dal 2012. E' rimasto vittima di un'operazione compiuta in gennaio. La sua vicenda era stata avvolta dal silenzio, violato solo da alcuni appelli di ong. Obama: "Dolore enorme"
Lo Porto - Pakistan

Giovanni Lo Porto in Pakistan

- MILANO – Giovanni Lo Porto è stato ucciso da un drone americano. Lo ha annunciato lo stesso Dipartimento di Stato statunitense. "È con grande dolore che dichiariamo che nella recente missione antiterrorismo conclusa in gennaio dal Dipartimento di Stato sono stati uccisi due innocenti, ostaggi nelle mani di Al Qaeda", scrive la Casa Bianca nel comunicato ufficiale. Insieme all’operatore umanitario italiano, a perdere la vita nel raidanche Warren Weinstein, cooperante americano. Obiettivo del raid il terrorista di Al Qaeda di origini americane Adam Gadahn, ucciso nell'operazione insieme ad un altro obiettivo, Ahmed Farouq.

Giovanni Lo Porto era stato rapito il 19 gennaio 2012 a Multan in Pakistan, insieme al collega tedesco Bernd Muehelnbeck. Si trovava nel Paese per conto della ong tedesca Welthungerhilfe, per un progetto di ricostruzione delle case distrutte nel terremoto che ha colpito l'area nel 2010.

Anni di silenzio a seguito del rapimento, smossi solo dagli appelli delle ong che erano arrivate a raccogliere una petizione con 48 mila firme on line. 

"Sono qui per esprimere il dolore e le mie condoglianze alle famiglie di due cooperanti, uno americano Warren Weinstein e l'altro italiano, Giovanni Lo Porto che sono tragicamente rimasti uccisi in un'operazione antiterrorismo statunitense", ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama durante la conferenza stampa con la quale ha dato notizia dell'uccisione dei due cooperanti. Obama si prende "la piena responsabilità" per il tragico incidente che ha portato alla morte dei due cooperanti. L'operazione è stata condotta dalla Cia, i servizi segreti americani. Weinstein è stato rapito nel 2011 e Obama ha detto "di aver fatto tutto il possibile per trovarlo e riportarlo a casa in sicurezza dalla sua famiglia". "Abbiamo lavorato a stretto contatto con i nostri alleati italiani nello sforzo di salvare Giovanni, che è stato rapito nel 2012".

Dal 2009, ha detto Obama, lo sforzo della presidenza americana è quello di garantire la sicurezza ai cittadini negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Proprio per questo la morte dei due cooperanti "ci provoca un dolore enorme", afferma il presidente americano. "Ieri ho parlato con la moglie di Warren e con il primo ministro Renzi in Italia – il presidente sospira un secondo –. Come marito e come padre non posso immaginare l'ansia che la famiglia Weinstein e la famiglia Lo Porto hanno dovuto sopportare. Mi rendo conto che non ci sono parole che possano compensare le loro perdite". Weinstein, ebreo, 72 anni, padre e nonno, si trovava nella regione di confine tra Afghanistan e Pakistan con J.E. Austin Associates, ong contractor dell'agenzia di cooperazione americana Usaid. "Non sapevo che in quel compound, tragicamente, Al Qaeda tenesse nascosti Giovanni e Warren. Gli errori, a volte mortali, ogni tanto accadono", continua Obama.

Il presidente ha poi ricordato il lavoro di Lo Porto, cominciato in Repubblica Centrafricana ad Haiti fino al Pakistan, dove ha perso la vita, a 39 anni. "Il lavoro di Giovanni riflette l'impegno degli italiani nel mondo", ha proseguito Obama. Da quanto risulta dalle prime dichiarazioni della Casa Bianca, l'operazione si è svolta in gennaio ma la notizia è stata fino ad oggi top secret per permettere lo svolgimento di un'indagine interna che spiegasse i motivi che hanno portato alla tragica morte di due cooperanti. I punti di domanda ci sono ancora. Pare che l'operazione che ha portato al raid sul compound dove si trovavano i due cooperanti abbia portato all'uccisione di Ahmed Farouq, terrorista di Al Qaeda con passaporto americano. L'altro obiettivo del bombardamento, Adam Gadhan, sarebbe stato ucciso in un'altra missione.

Come ricorda il Washington Post, non è la prima volta che l'amministrazione Obama incappa in "errori mortali", come li ha definiti Obama. A dicembre 2014, toccò questa sorte a Luke Somers, americano nelle mani di Al Qaeda nello Yemen, ucciso durante la missione per tentare di salvarlo dalle mani dei rapitori.

Renzi parla con la mamma di Lo Porto. Domani alle 10 nell'aula della Camera ci sarà l'informativa urgente del governo sull'uccisione di Lo Porto. Lo ha annunciato alla Camera il presidente di turno, Simone Baldelli.
Oggi, intanto, Matteo Renzi ha parlato con la madre del cooperante, che gli è stata passata dal team della Unità di crisi della Farnesina che è a Palermo, con l'assistenza psicologica che da oggi è a casa Lo Porto. "Aveva la mia età”, ha detto il premier alla mamma nel corso della loro conversazione telefonica. (lb)

Su Rs, l'Agenzia di Redattore Sociale leggi i commenti delle associazioni e delle ong alla morte di Giovanni Lo Porto.

 

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