12 gennaio 2024 ore: 12:03
Disabilità

Accessibilità, accordo di collaborazione tra Regione Toscana e Università di Firenze

L’intesa mira a sviluppare azioni e politiche per l’abbattimento delle barriere architettoniche. L’intesa, di durata triennale, coinvolge il Dipartimento di Architettura, le cui attività di ricerca andranno a integrarsi con l’azione del Dipartimento e la Direzione Sanità, Welfare e Coesione Sociale della Regione Toscana

Firmato oggi un accordo di collaborazione tra l’Università di Firenze e la Regione Toscana per sviluppare azioni e politiche volte a promuovere la cultura dell’accessibilità. L’intesa, di durata triennale, coinvolge il Dipartimento di Architettura (DIDA), le cui attività di ricerca andranno a integrarsi con l’azione della Direzione Sanità, Welfare e Coesione Sociale della Regione Toscana in particolare nel settore “Investimenti rivolti all’Inclusione e alle Fragilità”.  

Il protocollo prevede la realizzazione congiunta di iniziative mirate alla rigenerazione degli habitat in una prospettiva centrata sulla persona e secondo i principi del “design for all”. Per quanto riguarda Unifi, la collaborazione con la Regione interesserà in particolare l’Unità di Ricerca Interdipartimentale Florence Accessibility Lab (FAL), che dal 2013 conduce ricerche specifiche sull’accessibilità ambientale, l’nclusione sociale e lo Sviluppo Umano ed è coordinata da Antonio Lauria, docente di Tecnologia dell'architettura del DIDA.

In particolare, i ricercatori del FAL saranno chiamati a cooperare in diversi ambiti, tra cui attività di ricerca volte a migliorare il livello di accessibilità di luoghi, beni e servizi della Regione Toscana. Il Dipartimento di Architettura e il Florence Accessibility Lab, inoltre, offriranno attività di consulenza nel campo dell’aggiornamento normativo sull’accessibilità ambientale e collaboreranno alla programmazione di iniziative formative, convegni e seminari inerenti ai temi del design for all.

Giuseppe De Luca, direttore del Dipartimento di Architettura, ha messo in luce “la centralità dell’accessibilità nei processi di trasformazione dello spazio antropico alle diverse scale” e ha espresso particolare soddisfazione per l’attenzione della Regione Toscana verso l’attività di ricerca in materia di accessibilità svolta da tanti anni presso il Dipartimento di Architettura. Ha osservato, inoltre, “il valore strategico del trasferimento di conoscenze tra Università e Territorio” e auspicato l’attivazione di “iniziative, anche innovative, per l’implementazione dell’accordo di collaborazione firmato oggi”. 

"Siamo lieti di aver attivato questo percorso di lavoro comune con l’Università di Firenze, che riteniamo possa dar vita a una preziosa collaborazione” - ha detto a sua volta l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli. “Sono convinta – ha aggiunto - che i temi dell’accessibilità e dell’inclusione diano l’impronta al modello di sviluppo che si vuol perseguire: per questo è necessario individuare tutti gli strumenti più innovativi e la collaborazione con il mondo degli studi diventa fondamentale. Oltre a capire tecnicamente come superare una barriera, è necessario far crescere una riflessione sugli spazi in cui viviamo che li renda capaci di accogliere e di far coesistere le tante diversità". “Siamo quindi – ha concluso - concordemente impegnati per una nuova visione culturale, nella quale l'accessibilità sia basata sulla libertà di muoversi e di esprimersi, sulla ricchezza delle differenze. In quest’ottica abbiamo deciso di organizzare per il prossimo maggio una giornata dedicata all’accessibilità: sarà la prima occasione anche per verificare i primi passi dell’intesa firmata oggi".

Ricordiamo che il Florence Accessibility Lab (FAL) è un’Unità di Ricerca Interdipartimentale creata nel 2013 presso l’Università di Firenze e incardinata al Dipartimento di Architettura; vi aderiscono circa 30 docenti appartenenti a cinque Dipartimenti (DIDA, DIEF, DISEI, DSPS, FORLILPSI) accomunati dall’interesse per i temi dell'accessibilità e della disabilità. Il FAL intende dare un contributo per definire, consolidare e promuovere una cultura del progetto che consideri l’accessibilità ambientale una grande risorsa collettiva per l’autonomia e il benessere umano. Adotta un approccio alla ricerca interdisciplinare che si basa sulla centralità della persona nei processi di trasformazione degli habitat e sulla necessità che tali processi siano guidati da una conoscenza attenta alle dinamiche socioeconomiche e da un atteggiamento di cura verso i beni comuni. Il FAL opera, a vari livelli, su un’ampia gamma di campi applicativi: dai beni culturali al turismo, dalla sicurezza d’uso alla mobilità sostenibile, dagli oggetti d’uso alle attrezzature urbane, dall’adattamento abitativo all’edilizia pubblica alla rigenerazione delle aree marginali. Inoltre, promuove, alimenta e organizza diversi tipi di progetti formativi.

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