L'intesa siglata ieri alla presenza del ministro Minniti: “L’Italia si muove richiamando tutti alle proprie responsabilità”. Il prefetto Latella: “ E’un bel risultato che porterà benefici sul territorio”
LAMEZIA - A Taverna, nella Sila catanzarese 194 sindaci calabresi hanno sottoscritto il protocollo d’intesa “per l’avvio o il proseguimento dei progetti di accoglienza Sprar, che garantisce ai territori un numero contenuto di immigrati e programmi di integrazione finanziati dallo Stato”. L’accordo, siglato alla presenza del ministro dell’Interno Marco Minniti, è frutto del lavoro svolto dall’Anci Calabria insieme alle prefetture calabresi. A presenziare all’incontro il governatore Mario Oliverio, il prefetto di Catanzaro Luisa Latella, il presidente pro-tempore di Anci Calabria Gianluca Callipo. “L’Italia sta cominciando a fare la sua parte – ha sottolineato Minniti riferendosi al piano nazionale cui l’accordo Sprar firmato a Taverna si ispira – Negli ultimi mesi c’è stata una diminuzione delle partenze dalla Libia pari a circa il 24 per cento, e una diminuzione degli arrivi in Libia da sud di circa il 35 per cento”.
Per il ministro dell’Interno “il futuro dell’Europa si giocherà molto nei rapporti con l’Africa. Chi ha pensato che fosse solo un problema italiano si sbagliava, e se oggi c’è che questa consapevolezza è anche merito dell’Italia. Se ci fossimo limitati a dire che l’Europa doveva fare di più, non bastava – ha asserito Minniti - l’Italia ha incominciato a muoversi richiamando tutti alle loro responsabilità. Oggi c’è l’esigenza di stabilire una connessione tra realtà nazionali e quella internazionale. E’ stata l’Italia che ha fatto l’accordo con la Libia, poi l’Europa si è mossa: se l’Italia non avesse fatto l’accordo difficilmente l’Europa avrebbe aderito”. Per il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, l’accoglienza diffusa da incrementare con gli Sprar è la strada giusta per la vera integrazione dei migranti che arrivano dall’Africa e dal Medio Oriente. “L’iniziativa assunta dal governo nazionale e dal ministro Minniti – ha sostenuto Oliverio - è lungimirante perché coniuga sicurezza e integrazione, tentando di dare una risposta concreta e propositiva all’esodo biblico a cui abbiamo assistito in questi anni”.
Il governatore ha rimarcato: “Avere quasi duecento Comuni che hanno fatto richiesta di adesione allo Sprar è un fatto significativo. L’accoglienza diffusa attraverso gli Sprar è la risposta più civile e coerente all’esigenza di fare sintesi tra sicurezza e governo delle presenze. Il protocollo siglato oggi non è un’imposizione del governo centrale, i Comuni hanno scelto autonomamente”. L'adesione al protocollo consente alle amministrazioni coinvolte di coniugare le finalità umanitarie con una gestione sostenibile dei flussi migratori, garantendo ai singoli territori una soglia invalicabile di rifugiati, da ospitare in relazione al numero di abitanti. Il prefetto Latella ha puntualizzato un concetto fondamentale e cioè che “la Calabria è terra d’accoglienza ma, accogliere non significa far prevalere l’aspetto affaristico, il business. Le prefetture – ha precisato Latella - hanno lavorato insieme all’Anci in piena sinergia per avviare percorsi virtuosi di accoglienza“. Il prefetto ha spiegato: “Il problema non è nel riconoscimento dello status di rifugiato, ma nel contenzioso che ne scaturisce e che dilata i tempi. Una democrazia si fonda sull’equilibrio tra chi accoglie e chi è accolto ma non ci deve essere nessun cedimento sui valori della nostra Costituzione. Questo è un principio imprescindibile”.
Sull’adesione al protocollo d’intesa dei 194 Comuni ( quasi la metà delle municipalità calabresi) che hanno aderito al sistema Sprar, Latella ha evidenziato: “ E’un bel risultato che porterà benefici sul territorio”. L’ufficiale di governo ha anche annunciato provvedimenti che saranno adottati, già nei prossimi giorni, contro alcuni Cas (Centri accoglienza straordinaria) dove sono state rilevate ingerenze criminali di natura ‘ndranghetista. Anche per Callipo “Un così alto numero di adesioni dimostra che i sindaci calabresi hanno compreso sia l'importanza di assicurare un'accoglienza dignitosa ai rifugiati, sia i vantaggi che questo sistema assicura in termini di capacità decisionale degli enti locali”. Il presidente pro-tempore dell’Anci ha tenuto a sottolineare: “L’adesione al modello Sprar, per il 95 per cento finanziato dallo Stato, significa mettersi al sicuro da invii indiscriminati e non sempre sostenibili per i territori, potendo contare su qualificati servizi di accompagnamento all'autonomia degli immigrati, in un quadro di trasparenza amministrativa e monitoraggio degli interventi”. (msc)