25 luglio 2017 ore: 11:43
Immigrazione

Accoglienza migranti, 50 raccomandazioni su controlli sanitari

Accertamenti da eseguire e percorsi di tutela: il documento, pensato per gli enti gestori dei centri di accoglienza e operatori sociosanitari, è stato realizzato da un panel multidisciplinare di esperti
Crotone, i sanitari controllano i migranti

I sanitari controllano i migranti

Roma  - Cinquanta raccomandazioni sugli accertamenti da eseguire su profughi e richiedenti asilo, rivolte ai decisori, agli enti gestori dei centri di accoglienza e agli operatori sociosanitari italiani. È quanto contenuto nel documento 'Controlli sanitari all'arrivo e percorsi di tutela per i migranti ospiti nei centri di accoglienza', elaborato nell'ambito del Programma nazionale Linee guida salute migranti e sviluppato dall'Istituto nazionale salute migrazioni e poverta' (Inmp), grazie a un accordo siglato il 3 luglio con l'Istituto superiore di sanita' e con la Simm. Nel documento - presentato ieri alla Camera dei Deputati dal direttore generale dell'Inmp, Concetta Mirisola e dal presidente dell'Istituto superiore di sanita', Walter Ricciardi e dal direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Ranieri Guerra - sono contenute indicazioni su vari temi, tra cui: la visita medica generale a cui sottoporre i migranti all'inizio del percorso di accoglienza, le strategie per identificare in modo precoce tubercolosi o malaria, ai programmi di screening di Hiv, diabete, anemie, l'offerta di un test di gravidanza per le donne in eta' fertile al momento dell'arrivo in Italia e l'offerta attiva delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate durante l'accoglienza.

All'elaborazione delle raccomandazioni ha lavorato un panel multidisciplinare e multiprofessionale di esperti, scelti in rappresentanza delle principali societa' scientifiche interessate e delle istituzioni sanitarie nazionali e internazionali. Per l'elaborazione della linea guida sono stati reperiti e valutati un totale di "1.059 documenti".

Sono state prese in considerazione quindi le principali malattie infettive e diffusive (tubercolosi, malaria, epatiti B e C, Hiv, parassitosi, infezioni sessualmente trasmissibili) e alcune patologie cronico-degenerative (diabete, anemie, ipertensione, carcinoma della cervice uterina) la cui diagnosi precoce si associa a una riduzione degli esiti negativi per la salute e dei costi per il Servizio sanitario nazionale. Oltre ad alcune condizioni, come la gravidanza, meritevoli di tutela. Alla luce delle evidenze emerse gli esperti del panel hanno elaborato delle "raccomandazioni di taglio clinico-organizzativo" incardinandole all'interno di "un percorso modulato e progressivo che va dalla valutazione iniziale in fase di soccorso alla visita medica completa in prima accoglienza, fino alla presa in carico vera e propria nella seconda accoglienza". Alle linee guida faranno seguito altri documenti evidence-based su temi relativi alla salute dei migranti, selezionati come prioritari a partire dalle indicazioni dei rappresentanti regionali della rete nazionale coordinata dall'Inmp, di esperti del settore e di qualificati stakeholder.

"L'insieme di tali documenti e raccomandazioni- spiega il ministero della Salute- concorre alla definizione delle politiche pubbliche a tutela della salute dei migranti in un'ottica di evidence-based public health e alla diffusione di modelli clinico-organizzativi che garantiscano appropriatezza e continuita' delle cure".

Dopo una consultazione con le Regioni - ha spiegato Mirasola - sono state definite le priorita': la prima e' quella dei controlli alla frontiera. La finalita' e' promuovere l'appropriatezza clinica e organizzativa all'interno di percorsi efficaci e di ridimensionare le pratiche difensive mosse da ingiustificati allarmismi". "La migrazione e' un problema epocale che non puo' essere affrontato solo con la generosita'. Ci vogliono rigore, metodologie e capacita' di mettere insieme strategie per affrontare scientificamente il problema - ha aggiunto Ricciardi - L'elaborazione di una linea guida evidence-based e' molto complicata e richiede una forte competenza disciplinare. Adesso deve seguire una fase di valorizzazione: dobbiamo consolidare i nostri risultati e farli valere in ambito internazionale". "Le linee guida- ha concluo Guerra- colmano un vuoto dal momento in cui anche la salute mentale deve essere gestita in modo chiaro visto che in questo momento e' un'area di nessuno". (Dire)

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