15 dicembre 2016 ore: 10:51
Immigrazione

Accoglienza migranti: a metà settembre oltre 9.500 nei Cas dell'Emilia Romagna

Al 14 settembre 2016 solo il 6% delle persone si trova nell’hub, i restanti sono in hotel e b&b (il 16%), in strutture collettive (il 33%) e in appartamenti (il 45%). Sono 42 i paesi di origine delle persone arrivate nel 2016, i primi sono Nigeria (1.952), Costa d’Avorio, Guinea, Eritrea, Mali
Due rifugiati in cucina, accoglienza in casa . grande

BOLOGNA – Al 14 settembre 2016 sono 9.560 i migranti ospitati nei  617 Centri di accoglienza straordinaria della regione distribuiti in 180 comuni (il 54 per cento del totale) e gestiti dal ministero dell’Interno nell’ambito dei flussi migratori non programmati. All’hub centrale per l’accoglienza di Bologna (in cui convergono i migranti trasferiti in regione dal ministero dell’Interno dalle zone di sbarco e da cui vengono assegnati alle diverse strutture di accoglienza regionale) sono arrivate 9.172 persone nel 2015 (erano 2.581 nel 2014, ma l’hub ha aperto il 20 luglio di quell’anno) e 8.501 nei primi 9 mesi del 2016, con un netto incremento nei mesti estivi. Sono 42 i Paesi di origine delle persone arrivate nel 2016, i primi sono Nigeria (1.952), Costa d’Avorio, Guinea, Eritrea, Mali. Le donne sono il 15,5 per cento. L’età media è 24 anni. I trasferimenti sono stati 5.033 nel 2015 e 6.522 nei primi 9 mesi del 2016 (erano stati 1.185 nel 2014). Sempre nel 2016 gli allontanamenti volontari sono stati 980 e 844 le rinunce all’accoglienza/decreti di espulsione/decadenze dell’accoglienza. La durata media della permanenza presso l’hub è di 15 giorni nel 2015, 6 giorni nei primi 9 mesi del 2016 (era di 16,5 giorni nel 2014). Sono i dati contenuti nel Monitoraggio realizzato dall’Associazione Asilo in Europa in collaborazione con il Servizio Politiche per l’accoglienza della Regione Emilia-Romagna e presentato oggi a Parma. 

L’hub accoglie circa il 6 per cento delle persone presenti in regione, hotel e b&b il 16 per cento, le strutture collettive il 33 per cento, gli appartamenti il 45 per cento. Escludendo l’hub dal computo, in tutte le province gli hotel e i b&b raccolgono una minoranza dei casi (i valori più alti sono a Forlì-Cesena il 29 per cento e a Piacenza con il 25 per cento), in 5 province gli appartamenti sono la soluzione più adottata (con i massimi a Reggio Emilia al 72 per cento, Ferrara 68 per cento, Modena 62 per cento e Forlì-Cesena 52 per cento), in 4 province le strutture collettive registrano il maggior numero di presenze (con i massimi a Bologna 62 per cento, Rimini 53 per cento e Ravenna 51 per cento). (lp)

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