Accoglienza migranti: "chi non collabora, non riconosce lo sforzo del paese"
ROMA - “Non c’è un intento di condanna verso i cittadini, ma chi decide di non voler collaborare nell’accoglienza dei migranti non solo non prende in considerazione le storie personali di chi fugge da un passato difficile, ma non riconosce neanche lo sforzo che il resto del paese sta facendo”. Lo ha sottolineato il sottosegretario all’Interno, Domenico Manzione, a margine della presentazione oggi a Roma del Dossier statistico immigrazione 2016, commentando le barricate dei cittadini di Gorino contro l’arrivo nel paese di 12 donne migranti (di cui una incinta).
Il sottosegretario ha ribadito che il governo si sta muovendo attraverso un piano che punta a convincere un maggior numero di Comuni ad aderire ai progetti Sprar, ma che l’adesione rimarrà volontaria. “Noi pensiamo che la volontarietà sia utile per evitare che le decisioni imposte dall’alto creino tensioni – spiega -. In questo momento c’è uno sforzo enorme che sta facendo tutta l’Italia e chi si rifiuta di collaborare non riconosce quello che sta facendo l’intero paese”.
Intervenendo alla presentazione del Dossier Manzione ha poi ricordato l’approvazione, ieri in serata, della legge sui minori stranieri non accompagnati: “è un risultato positivo ma parziale, siamo solo al primo tempo – afferma - certo però che questo ci fa ben sperare per il tempo che ci rimane da giocare”. Per il sottosegretario l’approccio alla questione migratoria deve essere sempre più strutturale e non emergenziale e per affrontarlo “non bisogna costruire muri ma ponti – conclude- anche pensando di corresponsabilizzare i paesi che sono sull’altra sponda del Mediterraneo”. (ec)