1 luglio 2015 ore: 10:53
Immigrazione

Accoglienza migranti, la Caritas rinuncia ai rimborsi e si appella alla città

Ieri una nave è attraccata al porto di Palermo con 647 migranti. La Caritas ha deciso di accogliere e assistere gratuitamente con cibo, scarpe e permanenza nei centri (fino a 48 ore), 350 migranti. Don Mattaliano: "Mettiamo in moto tutta la macchina della solidarietà e ci appelliamo alla cittadinanza"
Palermo 23/06/2015: sbarco migranti al porto del capoluogo siciliano 3

PALERMO - È arrivata al porto di Palermo nel tardo pomeriggio di ieri (30 giugno) la nave militare irlandese Le Eithne con a bordo 647 migranti che sono stati salvati nel corso di varie operazioni nel Canale di Sicilia. Si tratta di un buon numero di eritrei, ma anche di persone provenienti dall'Africa sub-sahariana. Tra i migranti arrivati, 95 sono le donne (di cui 2 in stato di gravidanza), 8 i minori e 8 nuclei familiari. Prima di raggiungere i centri della Caritas di Palermo e quelli autorizzati dalla Prefettura i migranti sono stati accolti e visitati dai medici dell'Asp e da tutte le realtà impegnate nella task force guidata dal prefetto di Palermo Francesca Cannizzo. 350 di loro sono stati accolti nei due centri della Caritas di Palermo (San Carlo e Giacalone) e 90 dalla Caritas di Monreale soltanto per 48h in attesa di ripartire per altre destinazioni. Gli altri sono stati trasferiti in località del nord- Italia.

Caritas e gratuità. La Caritas di Palermo, che si è preoccupata di rifocillare e di donare le scarpe a tutti i profughi arrivati al porto, ha scelto da questo momento di attivarsi, in collaborazione con la Caritas italiana, soltanto nello spirito di massima gratuità insieme a tutti i suoi volontari.
I volontari impegnati al porto sono stati una trentina ma a loro si aggiungono anche coloro che a vario livello hanno collaborato nella preparazione dei panini e poi nell'accoglienza e nel sostegno temporaneo ai migranti. Anche la permanenza nei centri della Caritas fino a 48 ore sarà fornita gratuitamente senza alcun rimborso spese da parte della prefettura, come era avvenuto precedentemente.

"La scelta è quella di attivarci soltanto secondo le nostre possibilità - sottolinea padre Sergio Mattaliano -. In collaborazione con Caritas italiana abbiamo scelto di non avvalerci più di alcun rimborso pubblico. Pertanto abbiamo bisogno di tutto perché ci impegniamo nella logica della provvidenza e della piena gratuità che è quella della nostra chiesa. Mettiamo in moto tutta la macchina della solidarietà e ci appelliamo alla cittadinanza generosa fatta da volontari cristiani e non cristiani di buona volontà ma anche di realtà che a vario titolo voglio darci una mano economica o materiale".
L'appello alla cittadinanza pertanto è quello di contribuire in vario modo all'assistenza dei migranti: donando vestiario per adulti e bambini, coperte, biancheria, cibo a lunga scadenza, latte pediatrico, giocattoli oppure dando delle piccole offerte economiche.

Chi volesse partecipare, anche con un piccolo contributo, potrà farlo attraverso bonifico bancario al seguente numero di codice Iban: IT96B0335901600100000079311, intestato a Confraternita dei falegnami – presso istituto bancario Banca Prossima. (set)

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