Accoglienza migranti, Lega: ribellione anche in Emilia-Romagna
ROMA - Blocco dei migranti e ''sanzioni'' per i Comuni che li accolgono, anche in Emilia-Romagna. E' il capogruppo della Lega nord in Regione, Alan Fabbri, che in una nota chiede al presidente Stefano Bonaccini di "prendere esempio" dal collega governatore della Lombardia, Roberto Maroni. "Stop ai clandestini e disincentivi ai sindaci ''collaborazionisti'' che appoggiano le politiche di invasione del governo- scrive Fabbri- di fronte alla minaccia di una colonizzazione forzata dei nostri territori è il momento di inaugurare la linea dura". Secondo il capogruppo del Carroccio, "non e'' una questione politica, ma di buonsenso: di fronte a un'Europa oltre che inutile, dannosa, non possiamo importare interi ''pezzi'' d''Africa e di Medio Oriente in Italia. La pressione migratoria sta scatenando grave allarme sociale e gli emiliano-romagnoli sono stanchi di essere discriminati rispetto a immigrati a cui tutto e'' concesso: casa, alloggi, hotel, sigarette, telefoni". Per la Lega nord, "il comportamento del Governo e'' irresponsabile e inqualificabile". Per questo, sostiene Fabbri, "ribellarsi, anche con dure misure di contrasto e di dissenso, e'' diventato un dovere morale. Se Bonaccini vuole continuare a spendere milioni di euro di soldi pubblici per dare alloggi gratis ai clandestini, ingrassando le cooperative dell''accoglienza, ne dovra'' rispondere davanti ai cittadini e alla sua coscienza".
"Se la richiesta di bloccare i migranti non sarà accolta, i leghisti sono pronti a scendere in strada fermando fisicamente "gli autobus che li trasportano" per "rispedirli indietro", insiste Rainieri sulla richiesta di fermare gli arrivi di profughi in Emilia-Romagna. "Se con le buone non vogliono ascoltarci vorra'' dire che dovremo scendere in strada direttamente- minaccia Rainieri- ha ragione Maroni quando dice che bisogna togliere i finanziamenti ai Comuni che continuano ad ospitare gli immigrati clandestini. Ma non basta, bisogna fare di piu'': bisogna scendere in strada e bloccare direttamente gli autobus che li trasportano rispedendoli indietro". Secondo il segretario emiliano del Carroccio, "non e'' questione di razzismo ma di sopravvivenza. Nelle nostre terre non c'è più il posto per tutte queste persone. Se l''Europa, Bruxelles e l''Onu non vogliono farsene carico, non possiamo prenderli tutti noi. L''Emilia, come il resto del Nord, ha gia'' dato. Ora tocca a Francia, Germania, Spagna, Belgio. Troppo facile piangere quando le carrette del mare affondano e poi fregarsene. Cosi'' non si va avanti". Rainieri annuncia una mozione ufficiale in Assemblea legislativa all''indirizzo della Giunta Bonaccini, per chiedere che l''Emilia-Romagna segua l''esempio di Lombardia, Veneto e Liguria in una "battaglia a difesa della nostra gente". E poi invita il premier Matteo Renzi e il ministro dell''Interno, Angelino Alfano, a "smettere di spedirci altri immigrati. Mancano case, lavoro e soldi per la nostra gente. Figuriamoci per loro". (San/ Dire)(DIRE)