Accoglienza, Milano fissa la quota massima: 600 profughi al giorno
MILANO – Milano dal 1 aprile avrà una quota massima per i posti d'accoglienza dei profughi: 600 al giorno. "Chiediamo che anche le altre città diano il loro contributo – commenta l'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, polemico nei confronti del governo centrale – finora c'è una sproporzione fra lo sforzo richiesto a Milano e alle altre città". Il 27 febbraio scadrà il bando della Prefettura che metterà a disposizione 600 posti in centri che al massimo potranno contenere 150 persone. Marzo sarà il mese di passaggio fra il sistema attuale e quello con 600 posti in totale, con il presidio d'accoglienza al mezzanino della Stazione che da fine mese non svolgerà più il ruolo di smistare i profughi sui centri cittadini. Il compito sarà affidato al Consorzio Gepsa più cooperativa Acuarinto, enti gestori dell'ex Cie di via Corelli, sempre più snodo centrale del passaggio di migranti da Milano. Nessuna preoccupazione, finora, per i numeri: in queste settimane di calma, a Milano sono stati accolti non più di 250 profughi a notte.
Majorino assicura che il Comune troverà una soluzione perché la nuova convenzione con la Prefettura includa sia i profughi "in transito", che approdano alla Stazione centrale, sia quelli provenienti dai voli charter che partono dal Sud Italia, destinazione Bresso. Questo doppio binario degli arrivi dimostra secondo Majorino una lacuna del sistema d'accoglienza italiano: "Il Governo si assuma le sue responsabilità – dichiara – continuano ad arrivare persone che non sono state identificate nonostante si sia detto il contrario".
Per domani, 24 febbraio, è previsto alle 18 in Comune un incontro tra l'assessore e i volontari che in questi mesi hanno accolto per primi i circa 60 mila profughi transitati dalla Stazione centrale. "Di certo non chiederemo loro di lasciare la stazione", afferma l'assessore. (lb)