Aperta la piattaforma web del progetto “Welchome” di Modena, che ha permesso finora di ospitare 21 ragazzi migranti non accompagnati. E parte un tour nelle scuole per promuovere questo modello di accoglienza
Roberto Brancolini
A Modena, dal 2016, 20 famiglie accolgono o hanno accolto 21 ragazzi minori stranieri non accompagnati grazie al progetto “WelcHome”, del quale è stata appena lanciata la
piattaforma web con l’obiettivo di espandere ulteriormente questa sperimentazione di successo.
Il progetto, ideato e sviluppato dal Comune di Modena con il contributo della Fondazione Cassa di risparmio, è sostenuto dal volontariato locale e da singoli cittadini, che in queste settimane hanno partecipato numerosi a un apposito corso di formazione organizzato al
Centro di servizio per il volontariato per diventare volontari a supporto delle famiglie WelchHome. Sono stati inoltre attivati percorsi formativi per i ragazzi accolti: 7 di loro hanno un’occupazione lavorativa, 3 attualmente accolti in famiglia lavorano e i restanti sono inseriti in percorsi di studio professionali.
Mohamed e Don Paolo, Aziza e Outmane, Pierina, Edoardo e Hadi, Corrado e Afnan, Emanuela, Gias e Raffaele sono solo
alcune delle storie raccontate nel portale, presentato nei giorni scorsi a Modena nell’aula magna dell’Istituto Industriale E. Fermi, di fronte a una folta platea di studenti che si faranno portavoce del progetto presso le rispettive famiglie.
È stata infatti scelta questa modalità di promozione sul territorio, che proseguirà nei prossimi mesi in vari istituti scolastici di Modena e provincia. Grazie anche ad un’esposizione fotografica che racconta il progetto attraverso immagini e racconti di chi sta vivendo questa esperienza, e grazie alla testimonianza di Ashan, attore e migrante pakistano, i giovani scoprono cosa vuol dire accogliere.
“È stata una mattinata arricchente dal punto di vista umano – ha commentato Giulia, studentessa del Fermi – per conoscere realtà che a scuola non hai l’occasione di incontrare”. “Ci portiamo a casa un’esperienza insolita, potersi interfacciare direttamente con qualcuno che è riuscito a compiere un viaggio molto lungo e duro per poi ambientarsi, facendo vedere come questa accoglienza funziona, è davvero formativo” le fa eco il compagno di studi Giuseppe.
WelcHome è aperto a ogni famiglia, anche a un singolo, che desideri realizzare un’esperienza coinvolgente e utile a sé e al ragazzo accolto, per un periodo minimo di sei mesi. A supporto delle famiglie è previsto un contributo economico per l’ospitalità e un servizio informativo, formativo e relazionale garantito da una équipe multidisciplinare messa a disposizione dal Comune di Modena insieme alle associazioni. Sul sito, attraverso il form "richiedi informazioni", possono candidarsi i singoli, le coppie o le famiglie che desiderano accogliere in casa un Msna: i dati raccolti saranno soggetti ad una prima valutazione per poi fissare un colloquio conoscitivo. (Laura Solieri)