2 aprile 2015 ore: 20:32
Disabilità

Accordo Lorenzin-Giannini per sostenere i ragazzi con autismo

Per la Giornata mondiale le ministre di Salute e Istruzione al museo Maxxi di Roma hanno siglato un'intesa a sostegno della formazione scolastica e sanitaria per i ragazzi con autismo. "Le famiglie non possono essere lasciate sole"
- Beatrice Lorenzin e Stefania Giannini al museo Maxxi di Roma Beatrice Lorenzin

Beatrice Lorenzin e Stefania Giannini al museo Maxxi di Roma

Beatrice Lorenzin e Stefania Giannini al museo Maxxi di Roma
Beatrice Lorenzin

ROMA – “Siamo qui per un impegno concreto, perché pensiamo che sia meglio firmare un memorandum insieme alle famiglie che in un ministero. In questi mesi abbiamo già fatto altre cose, abbiamo per esempio chiuso accordo con l’Inail per la realizzazione del censimento degli autistici in Italia, perché non avere questi dati ci impedisce di fare un lavoro oggettivo e concreto. - Abbiamo inoltre appena preparato i nuovi Lea con un nuovo piano per l’autismo, che non riguarda più solo gli aspetti medicali ma anche quelli socioassistenziali, sia della persone affetta dalla sindrome che della sua famiglia. Questa, infatti, è una sindrome che coinvolge tutto il nucleo familiare e dunque deve essere affrontata in modo omnicomprensivo. Le famiglie non possono essere lasciate sole”. Lo ha sottolineato la ministra della Salute Beatrice Lorenzin, nel corso dell’evento, organizzato questa sera al Maxxi “I nostri figli sono opere d’arte”. Nel corso dell’incontro è stato firmato il protocollo d’intesa per la tutela del diritto alla salute, allo studio e all’inclusione che vede coinvolti il ministero della Salute e quello dell’Istruzione.

La nostra volontà di cercare di dare strumenti chiari di consapevolezza e di formazione a chi la scuola la fa tutti i giorni per far sì che l’autismo sia un’opera d’arte, l’occasione per far vivere  a questi ragazzi il mondo della scuola, senza marginalizzarli –ha aggiunto la ministra dell’istruzione Stefania Giannini - questo significa formazione degli insegnanti, costante contatto con i centri di salute sul territorio e con le scuole italiane. E, non da ultimo, diamo anche un po’ di risorse in più”. "Vogliamo cioè mettere in atto azioni concrete e  finalizzate - aggiunge - con la visione chiara di trattare l'autismo come componente di un mosaico di diverse disabilità. Il nostro obiettivo è dare risposte concrete".

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