4 maggio 2016 ore: 16:45
Immigrazione

Accordo Ue-Turchia, la Commissione: "Sì all’esenzione dei visti da giugno"

La proposta è stata avanzata oggi al Parlamento e al Consiglio dell’Unione. E’ accompagnata da una relazione sui progressi compiuti dalla Turchia. La liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi è uno dei tasselli dell’accordo, Avramoupolos: “Notevoli passi avanti”
Vertice Ue Turchia

ROMA - La Commissione europea ha proposto al Parlamento europeo e al Consiglio dell’Unione europea di revocare l’obbligo del visto per i cittadini turchi, a condizione che le autorità turche si allineino, in via prioritaria e conformemente agli impegni assunti il 18 marzo 2016, ai parametri di riferimento ancora in sospeso della relativa tabella di marcia per un regime di esenzione dal visto. La proposta, avanzato oggi, è accompagnata da una relazione sui progressi compiuti dalla Turchia per soddisfare i requisiti della tabella di marcia per un regime di esenzione dal visto.

“La Turchia ha fatto passi da gigante, soprattutto nelle ultime settimane, nell’allineamento ai parametri di riferimento della tabella di marcia verso la liberalizzazione dei visti. Sono necessari ulteriori sforzi da compiere in tempi brevi, ma se i progressi della Turchia proseguiranno a questo ritmo il paese sarà in grado soddisfare anche i restanti parametri - afferma Frans Timmermans, primo vicepresidente della Commissione -. Per questo motivo presentiamo una proposta che consentirà al Parlamento europeo e agli Stati membri di decidere a favore della revoca dell’obbligo del visto una volta che saranno rispettati tutti i parametri.”

“Le autorità turche hanno compiuto progressi notevoli dopo il vertice UE-Turchia del 18 marzo e siamo convinti che la Turchia si adopererà a rispettare nei tempi più brevi tutti gli impegni assunti. Se l’insieme dei parametri sarà soddisfatto a breve la Commissione presenterà una proposta per inserire la Turchia nell’elenco dei paesi esonerati dall’obbligo del visto – aggiunge Dimitris Avramopoulos, commissario europeo per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza -. Chiaramente la Commissione continuerà ad accertarsi del costante adempimento di tali criteri.”

La liberalizzazione dei visti è uno dei tasselli dell’accordo Ue-Turchia e prevede che il paese si allinei in tempi più brevi alle condizioni poste nella tabella di marcia con l’obiettivo di abolire l’obbligo del visto per i cittadini turchi entro al più tardi fine giugno 2016, a condizione che tutti i parametri di riferimento siano soddisfatti. Affinché i colegislatori possano procedere all’adozione entro giugno, la proposta della Commissione di inserire la Turchia nell’elenco dei paesi esonerati dall’obbligo del visto deve essere presentata all’inizio di maggio, per rispettare il periodo di otto settimane che deve obbligatoriamente trascorrere tra l’inoltro di una proposta ai parlamenti nazionali e la sua adozione.

La relazione sullo stato di avanzamento dei lavori adottata oggi valuta i progressi compiuti dalla Turchia, ma individua i parametri non ancora soddisfatti. Si chiede dunque al paese di aumentare come la lotta contro la corruzione, la protezione dei dati, la collaborazione con le autorità giudiziarie di tutti gli Stati membri, una cooperazione rafforzata con Europol e la revisione della legislazione e delle pratiche antiterrorismo.

L’esenzione dal visto si applicherà in tutti gli Stati membri dell’Ue, ad eccezione di Irlanda e Regno Unito, e nei quattro Stati associati Schengen (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera). L’obbligo è revocato solo per soggiorni di breve durata fino a 90 giorni (su un periodo di 180 giorni), ad esempio per affari, turismo o motivi familiari. L’esenzione dall’obbligo del visto non conferisce il diritto di svolgere un’attività lavorativa nell’UE. Le altre condizioni di accesso all’area Schengen continueranno a essere applicate, compresa la necessità di essere in grado di dimostrare la finalità del proprio viaggio e la disponibilità di mezzi di sostentamento sufficienti.

 

 

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