Acqua: dalla Siria a Haiti, "si allarga il fronte delle zone più a rischio"
ROMA - L'acqua rappresenta un'emergenza per ben 663 milioni di persone nel mondo, e coinvolge un quinto della popolazione in 41 paesi secondo dati dell'Oms. A rilanciare l'allarme sull'Oro blu è il Gruppo di volontariato civile (Gvc), in occasione della Giornata internazionale dell'acqua. L'organizzazione evidenzia pero' che il fronte dell'emergenza si estende di continuo: "dalle comunita' di Haiti colpite da catastrofi naturali, a quelle della Siria devastate dalla guerra, fino alle popolazioni del Corno d'Africa e dell'Africa Sub-sahariana", scrive Gvc in una nota. E aggiunge che a soffrire maggiormente del problema sono i piu' deboli. "Avere accesso all'acqua pulita- scrivono ancora- significa anche avere accesso alla salute, al cibo, all'istruzione e allo sviluppo, sia economico che sociale- ha detto Dina Taddia, Presidente della Ong bolognese- eppure questo diritto viene ancora negato a troppe persone". In Siria ad esempio, "a Damasco e' piu' semplice comprare una bottiglia di Pepsi che trovare delle bottiglie di acqua minerale" ha detto Erica Beuzer, appena rientrata da una missione in Siria per Gvc. "L'accesso alle fonti idriche di Damasco - ha proseguto, per evidenziare che questo bene e' diventato un'arma di guerra - e' stato razionalizzato a causa del blocco della fonte di Wadi el-Barada. Nell'ultimo periodo, le fazioni in guerra hanno bloccato i flussi sull'Eufrate, tra Raqqa e Aleppo, negando l'accesso all'acqua ad oltre 2 milioni di persone". Per questo l'ong ha creato 25 nuovi punti di accesso all'acqua, reso agibili le reti fognarie e adeguato gli impianti, consentendo l'erogazione di acqua pubblica ad oltre 680 mila persone.
In Libano invece a preoccupare e' la valle della Bekaa, le cui risorse idriche non sono in grado di soddisfare il fabbisogno dei tanti rifugiati siriani che qui abitano. Qui la ong ha costruito servizi igienico-sanitari in 350 campi profughi informali. Acqua e salute pubblica sono elementi strettamente connessi: l'uragano Matthew, ad Haiti, ha compromesso i servizi igienici e la rete fognaria, favorendo un'epidemia di colera che ha colpito 700 mila persone. Gvc sta fornendo l'approvvigionamento di acqua potabile a 1.500 famiglie, assieme a Kit di sanificazione dell'acqua contro la diffusione di malattie. Infine, sul collegamento che c'e' tra scarsita' di acqua e migrazioni Gvc ha organizzato la conferenza 'Le mani sull'acqua: migrazioni ambientali e conflitti per il controllo dell'acqua' prevista per il 31 marzo alle ore 10 a Bologna (Palazzo d'Accursio - Piazza Maggiore, 6). Prevista la partecipazione di Carlotta Sami, portavoce di Unhcr, dell'arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, e di Riccardo Petrella, promotore Contratto mondiale sull'acqua. (DIRE)