Così Papa Francesco nel messaggio al direttore generale della Fao Qu Dongyu, in occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione. "È urgente riconoscere che l'accesso all'acqua sicura e potabile è un diritto umano fondamentale e universale"
ROMA - Sull'acqua c'è "l'urgenza di progettare e attuare la sua gestione in modo saggio, attento e sostenibile, in modo che tutti ne possano goderne per soddisfare i loro bisogni sostanziali. Bisogna anche sostenere e promuovere uno sviluppo umano adeguato, senza che nessuno venga escluso". Lo scrive papa Francesco nel messaggio al direttore generale della Fao Qu Dongyu, in occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione.
"L'acqua è vita perché garantisce la sopravvivenza, tuttavia attualmente questa risorsa è minacciata da sfide serie in termini di quantità e qualità. È urgente riconoscere che l'accesso all'acqua sicura e potabile è un diritto umano fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e quindi costituisce una condizione per l'esercizio di altri diritti umani".
Per papa Francesco, “la condizione di fame e di malnutrizione che ferisce gravemente tanti esseri umani è il risultato di un iniquo accumulo di ingiustizie e disuguaglianze che lascia molti nei bassifondi della vita e permette ad alcuni di stabilirsi in uno stato di ostentazione e di opulenza".
Nel suo messaggio al direttore generale della Fao, il santo padre ha ricordato che “l'inaccessibilità per molte persone, non solo per il cibo ma anche a tutte le risorse di base rappresenta un affronto alla dignità intrinseca donata da Dio. Si tratta senza dubbio di un insulto che dovrebbe far arrossire l'intera umanità e mobilitare la comunità internazionale”. Per papa Francesco, “Il grido di angoscia e di disperazione dei poveri deve risvegliarci dal letargo che ci attanaglia e interpellare le nostre coscienze".