27 maggio 2024 ore: 13:06
Società

ActionAid condanna l’attacco a Rafah: “Nessuno è sicuro a Gaza”

L’organizzazione esprime indignazione per i bombardamenti che hanno colpito i rifugi di fortuna, aggravando una situazione già estremamente critica. Appello urgente per un cessate il fuoco e l’accesso agli aiuti vitali, soprattutto per le donne
UNETCHAC gaza ragazzi in fuga
ROMA – ActionAid esprime profonda indignazione per i recenti attacchi nell’area ovest di Rafah, dove sono stati colpiti i rifugi di fortuna che ospitano sfollati palestinesi, situati accanto ai magazzini dell'Unrwa contenenti aiuti umanitari vitali. “Luoghi che sarebbero dovuto essere sicuri per i civili sono diventati bersagli di una violenza brutale – si legge nella nota dell’organizzazione -. Bambini, donne e uomini sono stati bruciati vivi sotto le loro tende. Le immagini dei corpi carbonizzati che abbiamo ricevuto dai nostri partner locali a Gaza sono una cicatrice sul volto dell'umanità e della comunità globale, che finora non è riuscita a proteggere la popolazione”.

Sfuggito per poco all’attacco un attivista dell’organizzazione: “In pochi secondi, hanno bombardato una zona di tende a Rafah con più di otto missili – racconta -. Non ci sono pietre o tetti; solo metallo e teli di nylon! Centinaia di persone pensavano di dormire al sicuro e di sfuggire alla morte. Ora, invece, decine di persone stanno morendo e decine o centinaia di persone sono ferite. Nessuno conosce ancora il numero esatto...Per non parlare del fatto che l’incendio ha bruciato tutto ciò che la gente possiede”.   

ActionAid condanna con la massima fermezza questo “atto disumano” e chiede con urgenza l'immediato cessate il fuoco e la protezione dei civili. “Siamo solidali con la popolazione di Gaza e sollecitiamo la comunità internazionale ad agire rapidamente per evitare ulteriori perdite di vite innocenti – scrive l’organizzazione -. A Gaza non è più al sicuro nessuno. Inoltre, da quando l'esercito israeliano ha intensificato gli attacchi a Rafah, la quantità di aiuti umanitari che entra è diminuita in modo significativo, spingendo la popolazione verso la carestia con le donne e le ragazze che, come sempre nelle situazioni di emergenza, sono le più colpite”. 

Sempre più difficile è l’accesso ai beni di prima necessità, continua la nota. “I prodotti per le mestruazioni sono quasi scomparsi dai mercati di Gaza e, quando sono disponibili, i prezzi sono alle stelle – continua la nota -, costringendo molte donne e ragazze a usare pezze sporche o scarti delle tende, il cui utilizzo mette a rischio la loro salute. Trovare privacy è quasi impossibile, con centinaia di persone costrette a condividere un solo bagno o una sola doccia. In occasione della Giornata mondiale dell'igiene mestruale, che ricorre il 28 maggio, ActionAid ha raccolto numerose testimonianze di come sia difficile, per le donne di Gaza, gestire le mestruazioni senza sufficienti prodotti per il ciclo, acqua, sapone o accesso ai servizi igienici”. 
 
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