Addio a Zygmunt Bauman, teorico della "società liquida"
Zygmunt Bauman
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Roma - Se ne è andato a 91 anni il sociologo e filosofo polacco Zygmunt Bauman. Nato a Poznan nel 1925, Bauman è stato uno degli intellettuali più eminenti, prolifici e amati del Novecento, attivissimo anche negli anni Duemila e fino agli ultimi giorni della sua vita. E’ sua la definizione più azzeccata dell’epoca contemporanea, quella di ‘società liquida’. Bauman sosteneva che il nostro tempo fosse del tutto indescrivibile secondo le categorie tradizionali, essendo caratterizzato principalmente dall’incertezza dovuta al crollo delle ideologie, al consumismo, alla mutevolezza dei valori, a una serie di variabili che rendono l’Uomo non più attore della società, ma soggetto passivo che ne subisce i cambiamenti repentini, diventando fragile come mai prima nella Storia. Un Uomo che, nell’era della post-modernità, è diventato consumatore prima di ogni altra cosa. Bauman scampò alla Shoah - era di origini ebraiche- riparando in Russia. Di lì riuscì a tornare in Polonia e quindi a emigrare verso l’Inghilterra, dove ha insegnato per decenni. E dove è morto oggi, a Leeds.
-La Comunità di Sant'Egidio lo ricorda come un "grande intellettuale che con profondità ha saputo interpretare i grandi cambiamenti della società contemporanea, ma anche come un fine umanista impegnato sulla frontiera del vivere insieme". "Viva è la memoria della sua partecipazionie agli ultimi incontri internazionali, promossi da Sant'Egidio nello "spirito di Assisi", - ricorda l'associazione - in cui espresse con convinzione la visione di un dialogo necessario tra laici e credenti per la costruzione della pace e di una società più inclusiva. Come fece anche nel settembre scorso, quando, nell'ambito del trentesimo anniversario dell'incontro voluto nel 1986 da Giovanni Paolo II, ebbe anche un colloquio privato, proprio ad Assisi, con Papa Francesco. Con Bauman se ne va un visionario dei nostri tempi, capace di guardare al futuro dell'Europa e del mondo".
"È stato lettore attento, e sempre in prima linea, del cambiamento della societa' contemporanea e fine interprete dei mutamenti in atto con l'obiettivo di proporre risposte di senso e di prospettiva in tempi di smarrimento e incertezza diffusa. Ci manchera' la guida puntuale del 'teorico del mondo liquido', che, in una societa' fluida e inafferrabile, ha saputo offrire percorsi lucidi di conoscenza del reale". Cosi' il ministro dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, Valeria Fedeli, a proposito della morte del filosofo. "E' stato un intellettuale che ha offerto chiavi di lettura per affrontare con consapevolezza il mondo in cui viviamo". (DIRE/RS)