Adozioni e single, "dimenticato il diritto dei bambini di essere figli"
ROMA - A Claudia Gerini e Francesca Fialdini l’invito ad unirsi ad Aibi nella battaglia in difesa al diritto di ogni bambino ad avere una famiglia. Invito che fa seguito alle dichiarazioni delle due donne, che hanno sollevato il tema dell’adozione per i single, in Italia vietata dalla legge se non per alcuni casi particolari. L’attrice Claudia Gerini, in una recente intervista, ha infatti dichiarato che “è incredibilmente assurdo che in un Paese civile una donna che vuole dare amore a un bambino, che ha la disponibilità economica e spazio in casa, non possa farlo”. La stessa criticità è stata espressa dalla giornalista e conduttrice televisiva Francesca Fialdini.
“Vanno ringraziate Claudia Gerini e Francesca Fialdini, perché, al di là del merito specifico delle loro richieste, permettono di tornare a parlare dell’emergenza dell’abbandono”, sottolinea Aibi in una nota, che "non sembra interessare a nessuno, tanto è vero che nemmeno si conosce il numero dei minori abbandonati negli orfanotrofi di tutto il mondo". "Non solo - prosegue l'organizzazione - non esiste un rapporto aggiornato dell’Unicef sulla questione, ma nessun Paese e nessuna autorità alza mai una voce di condanna verso quelle nazioni che chiudono le adozioni internazionali o ‘si dimenticano’ dei loro bambini, salvo poi correre ai ripari in tutta fretta emanando le famose neglect list, elenchi di minori 'adottabili' maggiori di 10–12 anni che ormai, purtroppo, difficilmente potranno trovare una famiglia disponibile ad accoglierli".
"Si può sicuramente rispondere alle comprensibili richieste di Claudia Gerini che il problema, in realtà, non è l’adozione da parte dei single, ma il riuscire a far capire al mondo che ogni bambino, anche quelli che sono chiusi negli orfanotrofi (che è vero che in Italia non esistono più, ma in tante altre parti del mondo sì) ha il sacrosanto diritto di essere figli", sottolinea Aibi.
Solo in Italia ci sono 5 milioni 430 mila coppie sposate senza figli, di cui circa 3 milioni sterili, e molte di loro sarebbero ben felici di adottare un minore abbandonato. Eppure, anche loro, non riescono, ricorda l'associazione. "Non riescono perché il diritto dei bambini di essere figli è vergognosamente dimenticato. Non ha trovato spazio nemmeno nella famosa convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia del 1989, la convenzione che ha in assoluto il maggior numero di adesioni tra tutte le convenzioni internazionale e di cui tutti sembrano andare fieri. Così succede che anche in questo momento, mentre scriviamo questo comunicato, migliaia di famiglie stiano aspettando una telefonata per partire verso il loro figlio chiuso in un istituto; stiano aspettando che un Paese riapra i confini e torni a concedere adozioni internazionali; stiano aspettando che le lunghe liste d’attesa, sempre comunque più corte delle liste (che non esistono) dei bambini abbandonati, scorrano fino ai loro nomi per iniziare le pratiche…"
Da qui l’invito a Gerini e Fialdini: “Si uniscano, allora, alla nostra battaglia, Claudia e Francesca, ribadendo, anche grazie alla loro visibilità e all’interesse mostrato per l’argomento, che ogni bambino, anche se abbandonato in qualche parte sconosciuta del mondo, ha diritto di essere figlio. Perché nessun bambino abbandonato è proprietà esclusiva né di chi lo ha messo al mondo, né dello Stato che lo ha in accoglienza in un orfanotrofio. Un bambino abbandonato appartiene a sé stesso e al suo futuro. Sempre che questo futuro noi tutti, come società globale, decidiamo di fare di tutto per concederglielo”.