5 gennaio 2022 ore: 15:27
Famiglia

Adozioni, l’Aibi ringrazia Papa Francesco. “Milioni di bambini abbandonati saranno felici!"

Griffini: “Speriamo che questo appello venga accolto dagli Stati e dalle organizzazioni internazionali, affinché si decidano a redigere un report dedicato ai minori in stato di abbandono, che popolano gli orfanotrofi e si decida a considerare l’adozione internazionale un vero sistema di protezione dell’infanzia. Speriamo, soprattutto, che l’appello venga recepito da quegli Stati che hanno interrotto le procedure di adozione”
Famiglia (di spalle), genitori con bambino, minori, adozioni, affido

MILANO - A seguito della catechesi di Papa Francesco, esposta durante la prima udienza generale dell’anno e dedicata alla figura di San Giuseppe, padre “adottivo” di Gesù, in cui il Pontefice ha sottolineato la bellezza dell’adozione, una scelta “tra le forme più alte di amore e di paternità e maternità”, Marco Griffini, presidente di Aibi (Associazione Amici dei Bambini) ha voluto esprimere la propria gratitudine per le parole espresse dal Santo Padre. 

“Ringraziamo Papa Francesco per le sue importanti parole – afferma Griffini -. Milioni di bambini soli e abbandonati saranno felici di sapere che proprio il Papa abbia lanciato un appello a tutto il mondo per il loro futuro e per il loro diritto di crescere in una famiglia che li ami. Milioni di bambini che affollano le neglect list. Elenchi di migliaia di minori abbandonati, inviati periodicamente dai Paesi di origine agli enti autorizzati nella speranza che qualcuno di loro possa essere adottato. Elenchi tutti uguali, contenenti i nomi di minori adolescenti dai 12 anni in su con storie pressoché identiche: abbandonati nei primi anni della loro infanzia e costretti a vivere per anni e anni all’interno degli orfanotrofi, che sperano ancora di non ingrossare l’esercito dei care leaver. Minori abbandonati e mai adottati e che mai conosceranno, in tutta la loro vita, il significato della parola ‘amore’”.

“Speriamo che questo appello alle istituzioni venga accolto, anche dagli Stati e soprattutto dalle organizzazioni internazionali, Unicef in prima linea, affinché si decida finalmente a redigere un report dedicato ai minori in stato di abbandono, che popolano gli orfanotrofi nel mondo e si decida a considerare l’adozione internazionale, un vero sistema di protezione dell’infanzia abbandonata – continua il presidente di Aibi -. Dalle autorità degli Stati di accoglienza, come dai sottoscrittori della convenzione dell’Aja, affinché aiutino i Paesi di origine, attraverso lo strumento della cooperazione internazionale, a dotarsi di leggi, di istituzioni e di prassi, che abbiano a cuore il diritto dei bambini a crescere in famiglia”.

“Speriamo, in particolar modo, che questo appello venga recepito da quegli Stati che hanno interrotto le procedure di adozione internazionale e per i quali auspichiamo una pronta ripresa, come la Romania, la Polonia, il Kenya, l’Etiopia, la Cambogia, il Nepal, il Guatemala. Speriamo soprattutto che finalmente, l’adozione venga accolta per quella che è realmente. Non un problema di una coppia che non ha figli e che vuole soddisfare il suo desiderio di diventare genitori, ma il più grande atto di giustizia che una persona possa mai compiere nella propria vita: ridare dignità di figlio ad un minore abbandonato!”. 

“Come movimento di genitori adottivi – conclude Griffini -, aumenteremo i nostri sforzi per accompagnare sempre meglio, le coppie desiderose di donare una famiglia ad un minore abbandonato, formandole e supportandoli durante il loro cammino. Non ci stancheremo mai di lanciare sempre messaggi di speranza... perché l’adozione è una cosa meravigliosa.  Grazie Papa Francesco!”.
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