12 settembre 2017 ore: 13:51
Non profit

Afghanistan, assassinata fisioterapista: la Croce rossa sotto shock

"Siamo sotto shock per l'assassinio della nostra fisioterapista; il centro ortopedico dove lavorava cura gratis e cura tutti e proprio per questo e' rispettato anche dalle parti in conflitto"

"Siamo sotto shock per l'assassinio della nostra fisioterapista; il centro ortopedico dove lavorava cura gratis e cura tutti e proprio per questo e' rispettato anche dalle parti in conflitto": Thomas Glass, responsabile del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) in Afghanistan, parla con la 'Dire' dopo l'ennesima uccisione di un volontario.

A perdere la vita, raggiunta da colpi di arma da fuoco, e' stata la trentottenne spagnola Lorena Enebral Perez. L'agguato e' avvenuto in un centro di riabilitazione a Mazar-e-Sharif, nel nord dell'Afghanistan, dove sono accolti bambini, donne e uomini che hanno perso braccia o gambe a causa dell'esplosione di mine. "A sparare e' stato un paziente che era in cura da tempo nella struttura e questo accresce lo sgomento" sottolinea Glass. Convinto che sia presto per definire dinamiche e motivazioni dell'omicidio, in apparenza inspiegabile, ma anche che il contesto sia quello di un Paese dove aiutare chi soffre a causa della guerra e' sempre piu' difficile. "Solo la settimana scorsa avevamo riabbracciato due nostri operatori tenuti in ostaggio sette mesi" racconta Glass. "In Afghanistan la violenza e' in crescita e da tempo ormai non risparmia nemmeno cooperanti e operatori sanitari".

Quest'anno il Cicr ha lanciato una campagna sui social network con l'hashtag #NotATarget: come dire, anche nel nome di Lorena, "non siamo un bersaglio". (DIRE)

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