Africa, dai religiosi una campagna per "creare lavoro"
ROMA - In vista del prossimo G7, il 'Comitato di collegamento di cattolici per una civilta' dell'amore' ha presentato presso la sala stampa della Camera dei Deputati la campagna di sensibilizzazione 'Creiamo Lavoro in Africa'. Scopo dell'iniziativa, informare sul fatto che, secondo quanto scrivono i responsabili del Comitato in una nota, "grazie ai nuovi Fondi Ue ed Italiani per l'Africa, ci sono nuove opportunita' di reciproco sviluppo sostenibile per le aziende interessate a collaborare con i tanti progetti di lavoro e sviluppo richiesti dai missionari e dalle comunita' locali".
Studiosi, religiosi, intellettuali, politici si sono dati appuntamento ieri per una giornata di dibattito. Jean-Claude Juncker Presidente della Commissione Ue ha fatto giungere il suo messaggio: "Sono lieto dell'opportunita' di rivolgermi al vostro convegno. Questa occasione arriva in un frangente importante per l'Europa e il mondo. La recente crisi dei rifugiati ha mostrato cosa l'Europa puo' fare, unita, quando e' capace di solidarieta', ma anche cosa puo' avvenire quando la solidarieta' viene a mancare... stiamo lavorando per l'integrazione tra i richiedenti asilo nelle nostre societa' e abbiamo impostato un'ambiziosa partnership migratoria con terzi soggetti, basata su un piano di investimenti per l'Africa e paesi contigui". Il Vescovo Domenico Sorrentino ha detto: "Plaudo a questa iniziativa di 'Europa Abbraccia l'Africa' con la mia gioia ed il mio grazie: che questo progetto tocchi i cuori istituzionali".
"Un primo passo di azioni concrete umanitarie e solidali- si legge nel comunicato - "sono le microimprese per l'Etiopia". "Nel Wolayta, regione in cui due milioni persone vivono di stenti con un reddito familiare di cinque euro al mese, un quarto di questa popolazione non ha energia elettrica e acqua a sufficienza per i propri bisogni primari. Il progetto di microimprese prevede di fornire ai primi 100 villaggi oltre 500mila abitanti, di acqua ed elettricita'. Ma non si limita a fornire pompe e mezzi tecnologici vari bensi' formazione e capacita' di mantenere nel tempo tali conquiste".
Lo scopo della Campagna sara' "sensibilizzare i cittadini, le Pmi italiane ed europee e gli Enti industriali a creare lavoro nei Paesi d'origine ed evitare il dramma dell'emigrazione forzata e le molteplici conseguenze devastanti sia dal punto di vista politico che umanitario". Nel progetto sono coinvolte microimprese con microprogetti sostenuti dai Missionari in Africa da oltre trent'anni. (DIRE)