Agenzia per la cooperazione, Frigenti: "Manca ancora metà del personale"
Roma - L'Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo (Aics), a un anno circa dalla sua istituzione, lavora ancora a scartamento ridotto in quanto al suo interno e' in servizio solo la meta' del personale necessario: lo segnala la sua direttrice generale, Laura Frigenti, che stamani e' intervenuta alla commissione Esteri di Camera e Senato per riferire dello Schema di documento triennale di programmazione e di indirizzo della politica di cooperazione allo sviluppo 2016-2018.
"L'organico previsto dalla legge prevede 200 funzionari in Italia, 100 nelle sedi estere, e 18 dirigenti. Al momento pero' - ha detto Frigenti - all'Aics se ne contano circa 120, di cui - e questo e' il tema piu' dolente - solo otto dirigenti. Attualmente "stiamo finalizzando le procedure di reclutamento di 80 persone", ma il concorso pubblico per accedere alla carica di funzionario - approvato tramite la legge di Stabilita' di novembre - necessita dei decreti attuativi per essere ufficialmente varato.
Quindi Frigenti suggerisce di velocizzare l'adozione di questi decreti: "Bisogna sensibilizzare le istituzioni sull'urgenza di porre rimedio" alla carenza di personale. Per quanto riguarda gli incarichi dirigenziali, secondo la direttrice si potrebbe temporaneamente ovviare al problema "attraverso le deroghe di eccezionalita', valide almeno per i primi cinque anni, come normalmente si fa le agenzie appena create". Poiche' se da un lato l'Aics e' una "start-up istituzionale soggetta ai tempi della burocrazia", dall'altra "abbiamo in atto un ingentissimo pacchetto di attivita' di cui sentiamo il peso della responsabilita'". (DIRE)