31 agosto 2017 ore: 15:59
Immigrazione

Aggressione via del Frantoio, Baobab: inarrestabile marcia verso l'intolleranza

"Assistiamo a ricostruzioni e dichiarazioni contraddittorie ed incoerenti". In merito a quanto accaduto nei giorni scorsi al centro di accoglienza della Croce Rossa italiana in via del frantoio a Roma, la rete dei volontari di Baobab experience...

"Assistiamo a ricostruzioni e dichiarazioni contraddittorie ed incoerenti". In merito a quanto accaduto nei giorni scorsi al centro di accoglienza della Croce Rossa italiana in via del frantoio a Roma, la rete dei volontari di Baobab experience, presente durante le fasi concitate seguite al ferimento di un cittadino eritreo di 40 anni, interviene con un post su Facebook per raccontare la sua versione dei fatti.

"Alcuni di noi, attivisti e volontari, arrivano sul posto attorno alle due di notte, trovando uno sparuto gruppo di cittadini, non piu' di una ventina in quel momento, in evidente stato di sovraeccitazione. Non appena intuiscono chi siamo, i residenti iniziano a mostrarsi molto minacciosi. Una donna urla 'sono stata io a dare la sprangata, la prossima volta l'ammazzo proprio'. Nessuno interviene". Prosegue il post: "Il migrante viene accusato dalla gente di aver trascinato un ragazzo dodicenne all'interno del centro per abusarne. Gli operatori della Croce Rossa smentiscono. Alcuni di noi riescono a superare il cordone di polizia e ad entrare nel centro per chiedere notizie del migrante ferito... In quel momento, alcuni agenti ci intimano di allontanarci... Facciamo presente agli agenti che uscire dal centro, in quel momento, e' per noi molto pericoloso, ma non c'e' nulla da fare. Usciti dal centro - continuano i volontari -, ci ritroviamo circondati. Partono immediatamente le minacce, gli insulti, la violenza. Una volontaria viene colpita alla guancia da un forte manrovescio. Urliamo agli agenti di proteggerci, e solo allora decidono di intervenire, frapponendosi tra noi e gli assedianti e scortandoci per qualche decina di metri, ancora inseguiti ed ingiuriati da una folla ormai fuori controllo. Riusciamo a riprendere le auto e ad allontanarci. Naturalmente, come a Via di Vannina, come a Via Curtatone, gli agenti avranno solo eseguito ordini impartiti dall'alto. Quanto a quei cittadini sempre piu' esasperati e sempre piu' desiderosi di farsi giustizia da se' -conclude il post- abbiamo solo assistito ad un nuovo episodio di quella che sembra ormai una inarrestabile marcia verso nuovi livelli di intolleranza, odio e violenza. A Via del Frantoio, l'altro ieri notte, non c'e' scappato il morto. Alla fine, il caso ha voluto cosi', questa volta. Ma questo e' un fuoco su cui stanno soffiando in troppi, e troppo forte. Chi ha un ruolo politico o istituzionale, e' bene inizi davvero a fare i conti con le proprie responsabilita'". (DIRE)

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