14 giugno 2014 ore: 12:20
Famiglia

Aied: ragazzi italiani più informati e consapevoli, e anche meno soli

Presentata a Roma un'indagine su 4 mila ragazzi. Raddoppiata la percentuale di maschi che si sente meno sola, passando dal 31% al 66% (femmine stabili al 43%). Migliorati i rapporti con la famiglia rispetto a 30 anni fa. Aumenta anche l'uso dei contraccettivi e l'avere rapporti sessuali "in condizione di sicurezza"
Adolescenti sul muretto. Foto in bianco e nero

ROMA - I ragazzi di oggi sono più informati e consapevoli del loro tempo e delle criticità che dovranno affrontare in futuro rispetto ai loro coetanei di trent'anni fa, eppure è raddoppiata la percentuale di maschi che si sente meno sola, passando dal 31% al 66% (stabile per le femmine al 43%). Lo rivela un'indagine realizzata dall''Associazione italiana per l'educazione demografica (Aied), presentata questa mattina a Roma e che mette a confronto 4 mila adolescenti italiani dai 13 ai 19 anni di oggi con quelli del 1986. Dalla ricerca si evince subito che "in generale i rapporti con la famiglia sono migliorati" rispetto a trent'anni fa. Aumenta anche l'uso dei contraccettivi e l'avere rapporti sessuali "in condizione di sicurezza, per esempio a casa dei genitori". Raddoppiano inoltre le percentuali di rapporti stabili, perchè nelle relazioni "i giovani sono molto piuù esigenti in termini di fiducia e comprensione reciproca". Differenziando i generi, è possibile constatare poi che nella percezione delle trasformazioni del corpo nell'adolescenza, "la percentuale delle ragazze che ha provato vergogna alla prima mestruazione non è variata rispetto al 1986 - afferma l''Aied- mentre è aumentata la percentuale dei ragazzi che ha provato contentezza al momento della prima polluzione. Questo è uno degli aspetti che può far riflettere sulle condizioni di squilibrio che ancora oggi esistono tra donne e uomini a partire appunto dalla percezione di se'". 

Box La ricerca è stata elaborata dalla società Easy&Faster in sinergia con Carla Rossi, docente dell''Università di Tor Vergata. Sono stati raccolti 4 mila questionari on-line e cartacei attraverso i social network (in particolare Facebook e Twitter), il sito istituzionale dell'Aied e la distribuzione diretta nelle sedi italiane dell'associazione. I dati raccolti sono stati comparati con quelli di un'indagine analoga realizzata dall'Aied nel 1986, per delineare come si sono evoluti i comportamenti e le aspirazioni degli adolescenti in questi 28 anni sulla religione, lo stile di vita, l''intimità e i rapporti con la società.

INFORMAZIONI SULLA SESSUALITÀ - "Rispetto al 1986 i ragazzi sono piu' informati sulla sessualita' e la contraccezione grazie a internet, anche se la madre continua ad essere un importante punto di riferimento per le donne- precisa l'indagine- mentre i maschi si informano anche tra i pari e nella scuola". I maschi informati passano dal 31% al 73%, mentre le femmine informate aumentano dal 60% all'87%. Raddoppiano anche le percentuali di rapporti stabili. Sono sentimentalmente legati a storie 'importanti' 6 donne su 10 e quasi un uomo su due (45%). Cosa che non avveniva in passato, poiche' nel 1986 avevano relazioni serie poco piu' di un 1 uomo su 5 (23%) e di una donna su 3 (33%).

RAPPORTI SESSUALI - I tempi che cambiano. "Piu' femmine e meno maschi hanno avuto rapporti sessuali". Infatti, gli uomini che non hanno avuto nessun rapporto sessuale passano dal 23% al 38%, mentre le donne dal 46% al 31%. Eppure sono aumentati gli adolescenti che dichiarano di aver avuto il loro primo rapporto per amore: "I maschi passano dal 36% al 47% e le femmine dal 59% al 68%". Restano invece "stabili i giovani che lo hanno fatto per curiosita', calano coloro che lo hanno fatto per sentirsi uguali agli altri o agli adulti e quelli, soprattutto le femmine, che hanno avuto il primo rapporto sessuale per insistenza del partner (i maschi passano dal 9% al 5% e le femmine dal 16% al 7%). Aumentano, infine, i giovani che hanno avuto esperienze con partner dello stesso sesso: "i maschi passano dal 6% all'11% e le femmine dal 4% all'11%".

USO DI ANTICONCEZIONALI - Secondo l'indagine dell'Aied cresce rispetto al 1986 l'uso del preservativo e della pillola, cala decisamente la pratica di non adoperare nessun contraccettivo o del coito interrotto.

FEDELTÀ E GELOSIA - I giovani d'oggi sono piu' fedeli e si sentono anche piu' compresi dal proprio partner. I ragazzi fedeli passano dal 59% all'85%, mentre le femmine fedeli passano dall'80% al 96%. Ma sono anche piu' gelosi, in particolare il gentil sesso che si attesta all'86% rispetto al 75% del 1986.

LAVORO - Negli Anni 80 si lavorava di piu'. Se nel 1986 un maschio su 5 (20%) lavorava, oggi solo l'11%. "Sempre nel 1986 il 12% delle femmine svolgeva un'attivita' lavorativa, oggi solo il 9% anche se in percentuale la diminuzione di attivita' lavorativa e' meno marcata per le ragazze (-25% contro quasi il -50% degli uomini). Segno di maggiore emancipazione femminile- dichiara l'Aied- sebbene permanga la difficolta' generale di trovare lavoro".

AUMENTANO I DIVORZI - Nelle famiglie "aumentano i divorziati e diminuiscono leggermente i conviventi. Scendono le percentuali dei genitori sposati- rivela la ricerca- dall'83% per i maschi e 86% per le femmine al 77% per i maschi e 72% per le femmine".

RELAZIONI CON I GENITORI - Sono decisamente migliorate le relazioni familiari. "Ottimi rapporti erano indicati nel 1986 dal 18% dei maschi e dal 15% delle femmine con il padre e dal 21% dei maschi e dal 20% delle femmine con la madre. Oggi il 35% dei maschi e il 26% delle femmine ha ottimi rapporti con il padre e il 44% dei maschi e il 35% delle femmine ha ottimi rapporti con la madre. Il miglioramento lascia pero' abbastanza inalterato- prosegue l'indagine- il rapporto piu' favorevole verso la madre per ambedue i sessi". Leggermente migliorata e' anche "la percezione di liberta' concessa dai genitori, oggi anche piu' propensi a sostenere finanziariamente i figli che non lavorano".

DROGHE - In aumento anche i consumatori di 'cannabis': i maschi passano dal 24% al 32% e le femmine dal 10% al 25%.

FARMACI - Il consumo di farmaci e sedativi rispetto a 30 anni fa "si e' ridotto piu' per le femmine che per i maschi. Nel 1986 l'86% dei maschi e il 78% delle femmine non ne avevano mai presi, oggi non ne hanno mai presi l'87% dei maschi e l'84% delle femmine".

FUMO - In crescita il numero delle fumatrici, ma non fumano molto. Sale infatti "la percentuale di fumatrici da 1 a 5 sigarette al giorno. Piu' decisa la riduzione per i maschi che diminuiscono sia in percentuale che per dosi giornaliere".

TV - Con l'avvento di internet e' diminuito l'uso della tv negli ultimi 30 anni. "Nel 1986 passavano meno di un'ora davanti la televisione il 29% dei maschi e il 27% delle femmine, oggi il 45% dei maschi e il 50% delle femmine".

SPORT - Oggi le femmine praticano sport meno che nel 1986, passando dal 54% al 45%. Le percentuali dei maschi invece restano stabili (63% - 65%). Molto diversa e' la domanda per i singoli sport: cresce probabilmente la propensione ad andare nelle palestre rispetto al giocare a tennis o al fare footing.

RELIGIONE - La religione e' senz'altro uno dei fattori dove si registrano le maggiori differenze rispetto a 30 anni fa. Si rileva un aumento delle persone che non seguono alcuna religione: "i maschi passano dal 20% al 31% e le femmine (segnale del cambiamento dei tempi) dal 14% al 32%. Nel campione esaminato, i cattolici praticanti rimangono inalterati, o leggermente aumentati nel caso dei maschi (dal 25% al 26%), mentre calano di 10 punti le donne (dal 35% al 25%); ancora piu' decisa e' la diminuzione dei cattolici non praticanti maschi con 14 punti percentuali in meno rispetto al passato (dal 49% al 35%)".

ASPETTATIVE E PROBLEMI - Nella scala delle priorita', cio' che conta nella vita e' la famiglia. Ne sono sempre piu' convinti gli adolescenti di oggi, che al secondo posto mettono l'amore e poi la salute. Il 65% dei maschi e il 63% delle femmine di oggi indica, secondo l'indagine, il lavoro come il vero problema (nel 1986 erano il 46% e il 48%).

LA PROPOSTA DELL'AIED - "Le istituzioni e la nostra societa', in questo momento storico di crisi e di profonda trasformazione, non sono attrezzate in modo adeguato nel fornire risposte o quantomeno una presenza strutturata alla portata dei ragazzi. Gli adolescenti di oggi- denuncia l'Aied- hanno bisogno, forse piu' di quelli del 1986, di interlocutori e di ascolto attivo: Internet offre una connessione costante e una potenziale assenza di solitudine, ma in realta' l'effetto che si crea e' quello della solitudine tra la folla, in cui tutti parlano e pochi ascoltano". La proposta dell'associazione e' quella di "offrire agli adolescenti e alle istituzioni la propria esperienza pluridecennale, organizzando un sistema di osservazione permanente sugli adolescenti e riproponendo- conclude- il consultorio come luogo protetto e di facile accesso in cui trovare risposte e servizi adeguati". (DIRE)

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