Al Festival di Roma l’anteprima europea di “Hasta la vista"
Ma la pellicola di Enthoven non è l’unica ad affrontare il mondo della disabilità all’interno della kermesse cinematografica romana. Nella sezione “L’altro cinema extra” in concorso ci sono, infatti, diverse opere che si occupano del disagio psichico. È il caso di “People in white” di Tellervo Kalleinen e Oliver Kochta-Kalleinen. Nel documentario nove, tra donne e uomini in trattamento psichiatrico, raccontano le loro esperienze positive e catastrofiche e il rapporto di potere talvolta schiacciante che viene a crearsi tra paziente e terapeuta. L’opera parte, infatti, da una domanda: che cosa succede quando una paziente, dopo due anni di elettroshock, perde gran parte dei suoi ricordi, e il suo psichiatra - che la segue sin da ragazza - diventa il vero detentore della sua memoria? “Ciò che maggiormente colpisce nella messa in scena delle memorie di terapia dei nove pazienti protagonisti del film, è la posizione di assoluta inferiorità in cui si trova il paziente di cui il terapeuta conosce ogni segreto, mentre egli non sa nulla della vita dei suoi dottori- sottolineano gli organizzatori del Festival- Ne viene fuori una confessione inquietante e liberatoria, amara e divertente che mostra la psichiatria come non ve l’ha mai raccontata nessuno”. La storia d’amore tra un imbianchino solitario e una paziente psicotica dell’ospedale in cui lavora è al centro di “Locos” di Harold Trompeter. Dopo aver rapito l’oggetto del suo desiderio, il protagonista trasforma la convivenza in una nuova segregazione, tra follia e rassegnazione. Il film diventa così un emblema del labile confine tra il“folle” e il “normale”.
Una rara malattia genetica è invece la protagonista di “The dark side of the sun”, pellicola italiana che porta la firma del regista Carlo Shalom Hinterman. Al centro del film la Xeroderma Pigmentosum, nota anche come XP, una rara patologia letale che costringe un gruppo di bambini e adolescenti a vivere lontani dalla luce del sole per evitare che la loro pelle si ustioni e produca tumori. Grazie all’iniziativa dei promotori e degli animatori di Camp Sundown, un campo estivo che sorge poco fuori New York, la notte diventa il luogo privilegiato dove i bambini possono giocare liberamente e imparare come convivere con la loro condizione. Nel film Hintermann (che ha lavorato con il grande Malick per The Three of Life) racconta il viaggio iniziatico di giovanissimi in fuga dalla luce per scoprire la possibilità di un’altra vita. Nel corso del Festival di Roma è prevista anche una serata di gala dedicata a Telethon per sostenere la ricerca sulle malattie genetiche. L’evento si terrà il 28 ottobre e coinvolgerà per una raccolta fondi i nomi più prestigiosi dell’industria, della moda e del cinema. (ec)