Al via la “Milioni di passi experience”, per capire il calvario dei migranti
©Medici Senza Frontiere (Msf)/Milionidipassi
©Medici Senza Frontiere (Msf)/Milionidipassi |
ROMA - Si parte dalla Giordania, dal campo di Zaatari, per arrivare sulle coste greche e qui percorrere la rotta balcanica. Passo dopo passo, letteralmente nei panni, anzi nelle scarpe, dei migranti forzati. E’ stata inaugurata questa mattina a Roma, la Milioni di passi experience, il tour virtuale di Medici senza frontiere che fa rivivere la realtà delle persone in fuga.
- Tre tendoni, istallati a piazza San Silvestro, riproducono il viaggio: si inizia con una serie di pannelli in cui si racconta perché 60 milioni di persone sono costrette a lasciare il proprio paese. Si analizzano il fenomeno, le sue cause ma anche le conseguenze. Si passa poi attraverso un corridoio stretto, in cui viene riprodotto il suono dei bombardamenti per poi trovarsi, pochi passi più in là, in mezzo al mare, con le voci dei soccorritori che gridano tentando di salvare i migranti a largo dell’isola di Lesbo. Ma una volta giunti in Grecia, e quindi in Europa, il viaggio non è finito, ci sono ancora muri da oltrepassare. L’ultima stanza, immerge completamente il visitatore nell’esperienza della migrazione forzata. Grazie a visori di ultima generazione, indossati come semplici occhiali, inizia il viaggio virtuale a 360 gradi. Si vive nel campo profughi di Zaaatari, si passa in mezzo ai malati e i feriti negli ospedali da campo, per poi ritrovarsi sulle coste ad aiutare le famiglie di siriani appena sbarcati. E con loro camminare verso il confine con la Macedonia. Ma si paasa anche tra i profughi dall’altra parte del Mediterraneo, nei campi del Sud Sudan dove migliaia di sfollati vivono in condizioni fatiscenti. In alcuni momenti, quando si sale sulla barca insieme a due migranti, l’esperienza è talmente reale che si rischia il mal di mare.
“Sono venuto qui per capire. Sentiamo sempre parlare di immigrazione ma non sempre sappiamo bene cosa succede a queste persone – afferma Vincenzo Maresca, imprenditore, tra i primi cittadini romani a partecipare all’iniziativa - . E’ di sicuro un’esperienza molto forte, con il visore 3D sembra proprio di essere in mezzo a loro, di vivere le condizioni dei campi. Tutto questo mi ha colpito molto”. “Credo che iniziative come queste siano il modo migliore per rendere consapevoli le persone di cosa soffrono i migranti – aggiunge Ippolito Vincenti Mareri, un'altra delle persone che hanno partecipato -. Sono persone che vanno via per stare meglio, perché non hanno altra scelta per poter sopravvivere”.
I tendoni, istallati a piazza San Silvestro |
A guidare il pubblico nel tour virtuale è una delle operatrici di Medici senza frontiere, Chiara Montaldo: “Il viaggio inizia dai nostro luoghi del cuore, quei paesi cioè dove Medici senza frontiere porta assistenza sanitaria – spiega – ma poi cerchiamo di fare in modo che chi partecipa possa unire i suoi passi a quelli dei migranti forzati, di capire la loro vulnerabilità e che tipo di calvario devono affrontare: oltre le frontiere ci sono i muri reali e virtuali, come gli ostacoli all’accoglienza e la xenofobia”. L’iniziativa si lega alla campagna di Msf, Milioni di passi dedicata alle persone in fuga, e a un appello per l’accoglienza dignitosa e i canali legali sicuri. “Poco più di un anno fa abbiamo lanciato la campagna per i 60 milioni di migranti forzati in fuga – sottolinea Loris De Filippi, presidente di Medici senza frontiere -. Ora vogliamo che le persone si calino nella situazione delle persone che scappano. Vogliamo spingere l’Europa a cambiare prospettiva, chiedere ancora che assicuri vie legali per i rifugiati, ma anche un’accoglienza degna. Purtroppo anche in Italia, da Ventimiglia al Baobab, questo non sta succedendo”.
L’istallazione resterà a piazza San Silvestro fino al 18 giugno, proseguirà poi al Giffoni Film Festival (16-24 luglio), al Festival della Letteratura di Mantova (7-11 settembre), al Festival di Internazionale a Ferrara (30 settembre-2 ottobre), al Festival della Scienza a Genova (27 ottobre-6 novembre) e in tante altre località per tutto l’anno prossimo. (ec)