26 settembre 2017 ore: 16:35
Giustizia

Al via una raccolta di libri e cancelleria per la scuola del carcere

Il progetto di Ascom Confcommercio e Cpia coinvolge le scuole della Dozza di Bologna, frequentata da 160 detenuti, e del carcere minorile del Pratello. “I detenuti spesso sentono di aver perso la propria dignità, libri e scuola fanno sentire persone”. Per tutto il mese di ottobre
Raccolta libri e cartoleria per il carcere - Bologna
Raccolta libri e cartoleria per il carcere - Bologna

BOLOGNA – Regalare un libro per evadere mentalmente dalle mura del carcere, immaginarsi in una vita diversa da quella che è stata vissuta finora, sia da uomo libero sia da detenuto. Oppure donare un quaderno, una penna o una matita, in modo da poter sfruttare il tempo della propria detenzione per ricominciare a studiare, o addirittura iniziare da capo, partendo dall’abc di una lingua che non è la propria. Questo è quello che da 5 anni promuovono la Federazione librai e la Federazione cartolai di Confcommercio Ascom Bologna: una Colletta del libro e della cartoleria per la scuola del carcere, in programma dal 4 ottobre fino alla fine del mese. Non solo consentire a chi si trova in un regime di detenzione di acquisire competenze di base che gli saranno utili una volta scontata la pena, ma anche fare in modo che i detenuti continuino a sentirsi persone con una dignità propria: queste sono le parole d’ordine del progetto. Ma c’è di più: obiettivo del progetto è anche garantire ai progetti educativi della scuola del carcere continuità, efficacia e mezzi adeguati. 

Com’è nato il progetto? “L’idea venne dall’incontro con un’insegnante della scuola del carcere – spiega Alberta Zama, presidente della sezione bolognese di Federazione librai Confcommercio Ascom – fece notare che i ragazzi in carcere non hanno la possibilità di farsi comprare dai genitori i libri o il materiale di cartoleria per studiare. Ci aveva aperto un mondo: così decidemmo di avviare questa colletta”. Un’iniziativa che ha riscosso, sin dalla sua nascita, grande interesse da parte dei clienti delle librerie e delle cartolerie aderenti. “Qualcuno ci ha anche chiesto di lasciare una dedica, perché in fondo stava facendo un regalo”, continua la presidente. “Non ne avevo idea”: così spesso reagisce chi viene a conoscenza della colletta, come racconta Zama. Un carcere, per sua natura, è un luogo separato dalla città e di cui non sempre è facile immaginare le esigenze. Il rischio più grande, però, è che le mura limitino anche la capacità di chi vi è detenuto di sognare, spaziare, immaginare una nuova vita da uomo libero e voltare pagina. “Attualmente sono 160 i detenuti che frequentano i corsi alla Dozza – ha detto Stefania Armati del Centro per l’istruzione degli adulti (Cpia) di Bologna, insegnante di matematica e scienze nel carcere bolognese – ma spesso non hanno il materiale, né possono comprarlo o farselo acquistare”. È appunto per loro che è stata pensata la raccolta di libri, che andranno ad arricchire la biblioteca della scuola della casa circondariale, che i detenuti possono frequentare liberamente, e dei materiali di cartoleria: un’occasione, per molti, per imparare la lingua e anche per alfabetizzarsi (“Alcuni sono analfabeti anche nella loro lingua madre”, spiega Armati). Esigenze simili, ma più specifiche, sono quelle della scuola del carcere minorile del Pratello: “Le letture devono avere un approccio facilitato – dichiara Marisa Gabriele del Cpia, docente di alfabetizzazione all’istituto penitenziario minorile – anche perché spesso i ragazzi cominciano solo adesso ad avvicinarsi alla lettura”. 

Com’è possibile partecipare alla colletta? “I libri, soprattutto quelli scolastici, possono essere acquistati nuovi nei nostri negozi secondo una lista data dalle stesse professoresse della scuola del carcere”, spiega Zama. Lo stesso per la cancelleria, i quaderni e il materiale di cartoleria. Alla raccolta prendono parte tutte le librerie e le cartolerie di Bologna e provincia associate a Confcommercio Ascom. “Teniamo moltissimo a questo progetto – dichiara Medardo Montaguti, presidente nazionale della Federazione cartolai Confcommercio – ci impegneremo a migliorare il successo che la quarta edizione ha avuto l’anno scorso. Sono grandi gesti che si possono fare con piccole cifre: a volte si spende moltissimo per altre cose, ma ci si dimentica di questo”. E conclude Zama: “Spesso i libri e la scuola sono un modo per uscire da una condanna che ci si infligge da sé, convincendosi di aver perso la propria dignità, e per tornare a sentirsi persone”. (Simone Lippi Bruni)

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