24 novembre 2014 ore: 17:07
Famiglia

Allattamento al seno, il manifesto della Coalizione per l'alimentazione dei neonati

Tanti i punti elaborati per spiegare la Strategia globale per l'alimentazione dei neonati e dei bambini elaborata dall'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms) e dall'Unicef
allattamento al seno

Roma - "L'alimentazione dei primi anni di vita e il suo ruolo determinante per raggiungere condizioni ottimali di nutrizione, salute, crescita e sviluppo sono alla base della Strategia globale per l'alimentazione dei neonati e dei bambini elaborata dall'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms) e dall'Unicef, e approvata dall'Assemblea mondiale della Salute nel 2002, da tutti i paesi membri dell'Oms Italia compresa". Inizia cosi' il Manifesto della Coalizione italiana per l'alimentazione dei neonati e dei bambini (Cianb).

"La Convenzione sui Diritti del Bambino, adottata dal governo italiano, auspica che tutti i gruppi della societa', in particolare i genitori, ricevano informazioni sulla salute e sulla nutrizione del minore e sui vantaggi dell'allattamento. Le linee di indirizzo nazionali sulla protezione, la promozione e il sostegno dell'allattamento materno riconoscono che l'allattamento e' un diritto fondamentale dei bambini- sottolinea la Coalizione- e che e' un diritto delle mamme essere sostenute nella realizzazione del loro desiderio di allattare nel rispetto delle diverse culture e nell'impegno a colmare ogni tipo di disuguaglianza. Negli ultimi decenni l'alimentazione infantile ha subito profondi mutamenti condizionati da fattori sociali ed economici e dalla commercializzazione da parte delle industrie di alimenti per bambini; in particolare, il marketing ha fortemente influenzato la prassi sanitaria attraverso le sponsorizzazioni, che hanno condizionato le pratiche e la formazione degli operatori e, di conseguenza, l'informazione ai cittadini. Con il marketing, le industrie violano il 'Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno' e le successive pertinenti risoluzioni dell'Assemblea mondiale della Salute, come mostrano i rapporti di Ibfan Italia".

Per mettere in pratica le raccomandazioni delle varie agenzie di salute nazionali e internazionali "occorre proporre delle azioni- precisa la Cianb- sostenerle (politicamente e nella pratica) e difenderle da chi ha interessi contrari alla loro attuazione".

Le associazioni firmatarie e fondatrici della Cianb "s'impegnano a promuovere e a monitorare azioni finalizzate a migliorare l'alimentazione dei bambini attraverso informazioni e formazione basate sulle evidenze e indipendenti da interessi commerciali, sostegno alle madri e alle famiglie, e applicazione delle misure di protezione dell'allattamento e di una sana alimentazione". Sollecitano pertanto il governo, i decisori politici e le associazioni scientifiche e professionali sanitarie a sostenere questo manifesto e a collaborare nella realizzazione dei seguenti obiettivi:

"L'allattamento materno sin dalla nascita e' un diritto dei neonati e delle loro madri. L'allattamento va sostenuto in tutte le fasi del percorso nascita. I bambini e i loro genitori hanno diritto a una nutrizione adeguata e ad alimenti sani e nutrienti per godere del miglior stato di salute possibile. I genitori devono ricevere informazioni scientificamente corrette e indipendenti da interessi commerciali in modo da potere assumere decisioni consapevoli riguardo la nutrizione dei loro bambini. Devono essere consapevoli dei benefici dell'allattamento materno e dei rischi dell'alimentazione con i suoi sostituti e con prodotti industriali.

Nella loro formazione curriculare, gli operatori sanitari devono essere formati e preparati a proteggere, promuovere e sostenere l'allattamento e l'avvio dell'alimentazione complementare con pratiche alimentari salutari e con appropriate tecniche di counseling. Per gli operatori che non hanno ricevuto questa formazione, devono essere realizzati corsi in linea con le raccomandazioni nazionali; questi corsi devono essere esenti da interessi commerciali. I soggetti istituzionalmente preposti a questo compito devono promuovere la diffusione di informazioni sull'allattamento e sull'alimentazione salutare, attraverso la sensibilizzazione dei dirigenti scolastici e del personale docente, con programmi appropriati e adeguati all'eta' in tutti gli ordini e gradi di insegnamento.

Gli operatori dei servizi ospedalieri e territoriali coinvolti nel percorso nascita devono lavorare sinergicamente con l'obiettivo di sostenere le mamme nell'allattamento e nell'avvio di un'alimentazione complementare adeguata.

Una rete efficace di sostegno non puo' prescindere dal coinvolgimento di risorse esterne al Sistema sanitario nazionale che lavorano efficacemente nella promozione e nel sostegno dell'allattamento (consulenti professionali in allattamento, gruppi di sostegno alla pari); in zone territoriali nelle quali queste figure sono carenti, ogni sforzo andrebbe prodotto per attivarne la nascita e sostenerne la crescita. Il modello di integrazione e' quello previsto dal programma di Unicef Italia 'Insieme per l'allattamento', che andrebbe diffuso capillarmente.

Le politiche di difesa dei consumatori dal marketing vanno rinforzate attraverso l'applicazione delle norme vigenti e del relativo decreto sanzionatorio, e mediante una revisione dell'attuale DL 82/2009, adeguandolo al Codice internazionale e alle successive pertinenti risoluzioni dell'Assemblea mondiale della Salute. All'interno delle campagne pubblicitarie per gli alimenti industriali per l'infanzia non deve essere permessa l'inclusione di asserzioni (claims) su salute e nutrizione.

Le sponsorizzazioni (collettive e individuali) ai convegni degli operatori sanitari da parte delle industrie di alimenti per bambini devono essere effettivamente impedite, cosi' come tutte le altre forme di marketing sia attraverso il servizio sanitario che anche in altri ambiti (ad es. manifestazioni o eventi pubblici). Le associazioni scientifiche e professionali devono garantire che l'aggiornamento dei loro affiliati sia indipendente dagli interessi commerciali dalle industrie di alimenti per bambini.

Il manifesto continua: deve essere garantito per le donne lavoratrici il diritto a continuare l'allattamento anche dopo il rientro al lavoro attraverso specifiche politiche di sostegno. Nei luoghi di lavoro e nei nidi d'infanzia occorrono inoltre spazi dedicati all'estrazione, alla raccolta, alla conservazione e alla somministrazione del latte materno.

- Le madri devono sentirsi accolte e devono potere allattare senza pregiudizi e difficolta' in ogni luogo. In accordo con la Campagna nazionale per la difesa del latte materno dai contaminanti ambientali11, i ministeri per lo Sviluppo economico, per le Politiche agricole alimentari e forestali e per l'Ambiente e tutela del territorio devono mettere in atto tutte le misure necessarie alla protezione degli alimenti da residui chimici ambientali e tossine, in modo che la preparazione e la somministrazione dei cibi locali possa avvenire in maniera sicura". (DIRE)

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