29 gennaio 2015 ore: 10:22
Famiglia

Allontanamento dei minori dalle famiglie, Cnca: "Presa Diretta crea allarme sociale"

Fa discutere la puntata di domenica scorsa del programma condotto da Riccardo Iacona. Marelli (Cnca): "Non ha aiutato i cittadini a comprendere la questione dei minorenni allontanati dalla propria famiglia. Anzi, ha alimentato ancor più le paure di chi ha bisogno di aiuto"
Minori allontanati dalla famiglia: bambino piange

ROMA - "È stato importante aver posto all’attenzione dell’opinione pubblica la questione di una necessaria politica in favore delle famiglie, quasi inesistente nel nostro paese, ma è inaccettabile che la colpa di questo problema sia fatta ricadere sul sistema che si prende cura dei minorenni allontanati". E' duro il commento del  Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca) in merito alla puntata di domenica scorsa della trasmissione "Presa diretta", andata in onda su Rai Tre e dedicata alle famiglie abbandonate. Larga parte della puntata si è incentrata sul tema dell'allontanamento dei minorenni dalla loro famiglia, una questione quanto mai delicata che secondo il Cnca doveva essere affrontata in maniera diversa dal programma di inchiesta condotto da Riccardo Iacona.

- L'accusa. "Non ha aiutato i cittadini a comprendere la questione dei minorenni allontanati dalla propria famiglia. Anzi, ha prodotto nuovo allarme sociale, alimentando ancor più le paure di chi ha bisogno di aiuto, ma teme i servizi sociali”, dichiara Liviana Marelli, referente Infanzia, adolescenza e famiglie del Cnca, che da oltre trent’anni promuove comunità, servizi di sostegno alle famiglie fragili e reti di famiglie affidatarie. “Abbiamo sempre apprezzato il lavoro di Riccardo Iacona - prosegue la Marelli - . Per questo la sua rappresentazione del tema ci ferisce e ci amareggia. È stato molto importante aver posto all’attenzione dell’opinione pubblica la questione di una necessaria politica in favore delle famiglie, quasi inesistente nel nostro paese, ma la colpa di questo problema è stata fatta ricadere, inesplicabilmente, sul sistema che si prende cura dei minorenni allontanati: giudici minorili, assistenti sociali, comunità".

Andando nel merito della questione, cosa in particolare il Cnca contesta al lavoro realizzato da Presa Diretta? Innanzitutto la mancanza di un'analisi seria e completa dei dati e materiali disponibili, che secondo il Cnca avrebbero aiutato il pubblico ad avere un quadro più preciso e completo della situazione. "Riteniamo scorretto - precisa il Cnca - che una contestazione gravissima, rivolta a tutto il sistema, come è quella di allontanare i minorenni dal proprio nucleo familiare per ragioni economiche (eventualità vietata esplicitamente dalla legge) e l’accusa infamante rivolta alle comunità di collusione con gli altri soggetti del sistema per proprio tornaconto economico, vengano mosse senza fare un’analisi seria e completa dei dati disponibili e appoggiandosi quasi esclusivamente su un gruppo di avvocati (soggetti di parte), un’associazione in particolare e alcune madri che stanno certo vivendo una situazione drammatica.  Siamo rimasti stupiti dal fatto che,dell’incontro avuto da uno degli autori del programma, Giuseppe Laganà, con una nostra operatrice non vi sia traccia nella puntata. Né si è tenuti in alcun conto di tutti i materiali, ricchi di dati, realizzati dalla rete“#5buoneragioni per accogliere i bambini e i ragazzi che vanno protetti”.

Il Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza non ha gradito poi la mancanza di attenzione da parte di Presa Diretta nei confronti dei dati ufficiali, "incomprensibilmente non forniti e relativi alle ragioni che portano agli allontanamenti dalle famiglie di origine. Gli unici numeri citati – sottolinea il Cnca - da parte di un avvocato si riferiscono sì a problemi economici e abitativi, ma sono motivazioni secondarie, cioè non vengono indicati come causa principale dell’allontanamento. Sarebbe stato doveroso precisarlo, vista la tesi su cui è costruita la trasmissione".  

I numeri del Cnca. A tal proposito il Cnca ha voluto fornire qualche numero, che può far luce sulle motivazioni  principali di allontanamento.  Il 37% dei minori viene allontanato per inadeguatezza genitoriale (incapacità grave di rispondere ai bisogni evolutivi dei propri figli), il  12% per maltrattamento, incuria e abuso sessuale o violenza assistita, 9% problemi di dipendenza di uno o entrambi i genitori e l' 8% per problemi di relazioni all’interno della famiglia. Sempre secondo le stime del Cnca, nel 37% delle famiglie si segnala un problema di natura materiale – economico, lavorativo o abitativo come motivazione secondaria.

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